Tanti giornalisti ( e qualche abusivo)sono corsi in Via Cà Bianca per assistere alla conferenza stampa tenuta dalla Presidente Patrizia Testa, dal Direttore Sportivo Sandro Turotti e dall’Avvocato Rosanna Zema, rappresentante della Fiduciaria che ha rilevato il 49% del pacchetto quote. Compagine che rimarrà tale fino a data da destinarsi quando le quote verranno ripartite in modo diverso. Quando e come non è dato a sapersi in quanto nel gruppo di Luca Bassi sono in corso arruolamenti di altre forze che necessitano di tempo e pazienza. Per essere chiari, il nome di Luca Bassi non è stato confermato ( ma nemmeno smentito) dall’avvocato Zema, ma la sua candidatura è pressochè certa. Tutto cambia, anche se apparentemente nulla cambia nella compagnie societaria, è la stessa Zema che annuncia un programma quinquennale ( ma la nostra impressione è che sia stata ampiamente cautelativa e che potrebbe essere triennale) per portare la Pro Patria in gradino più in alto di dove è. O meglio, di dove sarà, ossia in serie C, anche se la mancanza di ufficialità ha obbligato i tre dietro la scrivania ad acrobazie da contorsionisti professionisti per dissimulare una certezza, altrimenti poi i giornalisti scrivono e in Lega rimangono male. Sarà una Pro Patria senza un Direttore Generale e questo ha fatto percepire qualche segno di insofferenza in Turotti, peraltro poi prontamente smentita, ma sappiamo quanto la questione struttura societaria stia a cuore del biellese che verrà accontentato su molto altro, visto che sono previsti importanti inserimenti in ambito marketing e non solo. L’impressione è che ci sia molta carne al fuoco e nonostante la voglia di condividere il menù al cottura è ancora al sangue e serve pazienza. Quello che sembra certo è che i verbi coniugati dall’avvocato Zema fanno rima con ambizione e la stessa parola “discontinuità” verso il passato a livello di assemblamento della squadra fa presuppore che il progetto under a tutti i costi potrebbe essere superato da una formazione solida e non per forza giovane. Giovani che avranno una valorizzazione con il potenziamento dell’Accademy” che sarà supportata anche da strutture di livello per le quali la nuova proprietà ha fatto sapere seono previsti investimenti.
Parecchi i brainstorming running per attività di supporto e per una presentazione della squadra che potrebbe essere pirotecnica, mentre la percezione relativa all’ambito marketing è stata che sarà un asset focus per la società.
Avvocato Zema che ha lodato i tifosi per la presenza nel playout e apprezzato il “Daghidaponta”per aver unito la tifoseria nel nome della Pro Patria. Nel finale di conferenza, Patrizia Testa ha fatto sapere di aver ricostruito con Alberto Armiraglio l’esegesi del Museo e fatto sapere che trattasi di un asset che appartiene alla società e che l’Associazione che lo cura e lo coltiva è fa parte di una iniziativa lodevole che però non determina una proprietà del museo. I locali saranno presto rimessi a nuovo, ma saranno locali della Pro Patria, compreso quello che contengono, quindi il museo.
L’impressione generale è stata che seppur nella riservatezza ci siano idee chiare sul progetto Pro Patria futura e che lo stesso sia finalmente in linea con quella famosa asticella caduta clamorosamente dopo questo campionato. La migliore giocatrice del campionato scorso, ossia Patrizia Testa, come è stata definita dall’Avvocato Zema”ha segnato il goal più importante a campionato concluso e sembrerebbe proprio che questo goal potrebbe voler dire un cambio di passo sotto tutti i punti di vista. Insomma, non tutti i mali vengono per nuocere e per risorgere serve ripartire dal basso, anzi dal Bassi. Pensare che un profilo del genere venga a Busto per evitare i playout è quanto di più irrealistico che esiste sulal faccia della terra
Flavio Vergani