La Pro Patria va a picco anche al “Piola” di Novara continuando nella più lunga serie negativa dei campionati professionistici. Non è bastato il goal di Ferri che ha sfruttato un’azione regalo del Novara il cui difensore Lorenzini ha praticamente servito l’assist ai tigrotti. Dopo un buon primo tempo ordinato e diligente nel quale il Novara ha visto la porta di Rovida col binocolo, nella ripresa il solito copione. Squadra che cala fisicamente e qui vorremmo capire cosa pensa il preparatore atletico, peraltro ex Novara, su questi flessi prestazionali continui, con sfilacciamento della solidità vista nei primi quarantacinque minuti di gioco e progressivo allontanamento dalla porta avversaria. Trattasi di una sua responsabilità far correre la squadra per 90 minuti e non per 45.
Mister Gattuso è uno sveglio e capisce che se Somma fatica nell’uno contro uno contro Agyemang, per cui deicide di inserire un altro esterno a supporto del primo, capendo che potrebbe significare lo scacco matto. Così, mette Owusu e quella fascia diventa la porta di entrata nella difesa biancoblu. Il goal del pareggio arriva proprio da lì, in conseguenza dell’ennesimo rinvio storto e corto di Rovida che neppure supera la metà campo. Che il giovane portiere avesse problemi sui rinvii lo ha capito anche il gatto fin dalla prima partita d’esordio. Domanda al preparatore dei portieri: è così difficile correggere questi continui rinvii sbilenchi, mai centrali, sempre lunghi o in fallo laterale? Possibile che dopo tutte queste partite permanga un difetto su un fondamentale del calcio? Tutto il lavoro settimanale sbandierato, perchè non agisce sul punto? Oggi, abbiamo visto rinvii chiaramente fallosi, ossia uscendo dall’area di rigore che faticavano ad arrivare a centrocampo, rinvii con palla in mano. Quando poi sono rimesse con i piedi diventa un’impresa avere mira e potenza. Come si spiega questo il preparatore dei portieri?
Poi, a pareggio ottenuto grazie al nuovo arrivo De Graca, per i locali è girato il vento dalla loro parte e Lorenzini si riscattava del suo regalo alla Pro Patria del primo tempo mettendo dentro il goal del vantaggio. Poi, solita girandola di cambi effettuati da Colombo che ha stravolto ruoli e tattica producendo un palo di Beretta nel tempo di recupero. Niente di nuovo su questi schermi: ennesima sconfitta, qualche rammarico per aver giocato un tempo in maniera del tutto positivo come interpretazione della gara e solito crollo nella ripresa. La salvezza si allontana sempre più ed è tempo per la società e per il Direttore Sportivo di decidere se puntare tutto sui playout rassegnandosi ai clamorosi errori commessi in campagna acquisti prima, con i ritardi in quella di Gennaio dopo e con la conferma dell’allenatore perpetua che ha di fatto impedito alla squadra di resettare il Colombo time a favore di un allenatore esperto e scafato. Intanto, la Presidente Patrizia Testa dovrebbe concretizzare il famoso proverbio che “ogni promessa è un debito”, consegnando ai tifosi il famoso regalo di Natale che rischia di diventare la beffa aggiuntiva di una stagione nella quale in via Cà Bianca poco si è fatto per strambarne la rotta fin da quando il vento era contrario.
Flavio Vergani