Un portiere, un difensore centrale, un centrocampista e un attaccante, questa la lista della spesa che i tifosi hanno condiviso sui social dopo la partita di ieri. Ovviamente, tutti di qualità e integri, con presenze attive nell’ultimo campionat,o per evitare di portarsi a casa giocatori da recuperare o tipo Masi che da tempo non calcano il terreno di gioco il cui ingaggio è davvero difficile da spiegare.
Ieri la coppia Rovida- Motolese è stata responsabile del primo goal della Pro Vercelli e questo conferma la necessità di un portiere d’esperienza e uno centrale non adattato come l’ex Bologna, che di lavoro fa l’esterno sinistro.
I tifosi notano anche la panchina ricchissima di giovanissimi e poverissima di alternative ai titolari e questo è un aspetto che va sanato al più presto. Non si incorra nella strategia “Mister Colombo” dello scorso anno, quando le speranze di migliorare col tempo, con il lavoro e con la determinazione si rivelarono pure utopie. Se hai qualità non c’è ritardo che tenga, giochi magari solo 20 minuti e non 90 minuti, ma quelli che giochi li giochi bene. Se invece sei scarso, scarso rimani per 20 minuti, per 90 minuti, per sempre.
La Pro Patria di oggi per qualità e numerica non è minimamente rappresentativa di quel progetto ambizioso che la società ha presentato lo scorso 11 Giugno. Il profilo è identico a quello dello scorso anno, il budget speso a occhio è lo stesso, per cui se uno più uno fa ancora due, ci si aspettano acquisti di giocatori che possano fare la differenza. Inutile dire che i tifosi da tempo sentono parlare di ambizioni, di cambi societari, di nuova vita della Pro Patria, per cui scrutano qua e là per intuire segnali che li confermano. Finora non si è materializzato nulla, sia in campo ( a proposito di campo stendiamo un telo, anzi un telone, pietoso sullo stato del manto erboso),e neppure fuori dal campo dove perdura un’organizzazione artigianale figlia di una politica gestionale che mai ha imboccato la piste consone ad una società professionistica evoluta.
La settimana che inizia darà molte risposte ai tifosi per capire il potenziale del nuovo progetto che sarà misurato dal profilo dei giocatori che arriveranno a Busto. Se non ci fosse quel cambio di passo che tutti auspicano serpeggerebbe una profonda delusione che sarebbe davvero dannosa per un ambiente già scottato per una retrocessione per la quale si è fatto davvero poco per evitarla.
Flavio Vergani












