Se fosse stato pugilato la Pro Patria avrebbe vinto largamente ai punti, ma siccome è calcio il risultato rimane il pareggio. Un pareggio senza reti ma con molte emozioni in un primo tempo tra i migliori disputati recentemente dalla Pro Patria. Una squadra sbarazzina che finalmente si diverte a difendere ( altro cleansheet senza il suo leader difensivo Lombardoni) e crea occasioni da rete spettacolari frutto dell’ispirazione di Pitou che in questo ruolo sta dando il meglio di sè. Il risultato del “fattore M”, qualcuno lo chiama modulo, altri lo chiamano maturazione, noi siamo decisamente tra i primi, visto che l’idea di una maturazione così rapida e repentina e coincidente con nuovo assetto tattico ci convince davvero poco, anzi per niente. Meglio pensare che fortunatamente ci si è decisi (tardi) a fare quello che andava fatto ( prima), ma comunque in tempo. Detto questo, il mistero della serata è capire dove sia Lopez, allenatore dell’AlbinoLeffe che aveva dichiarato ieri di essere intenzionato a vincere a Busto. Non avendo detto a cosa si riferisse esattamente, dopo aver visto la partita odierna, è chiaro che la sue ambizioni erano senza dubbio rivolte ad altro. Per cui, forse si riferiva ad un torneo di briscola in programma stasera al mitico bar “Tazzinen”? Oppure, ad una gara di bocce a Madonna Regina? Oppure, ad un torneo di scacchi locale? Tutte ipotesi valide, tranne quella relativa alla partita, visto che per vincere serve tirare in porta e l’AlbinoLeffe non lo ha mai fatto, serve giocare la partita, mentre l’AlbinoLeffe ha fatto dell’ostruzionismo la sua tattica di gioco. Quando ci ascolteranno dall’alto inserendo il tempo effettivo negli ultimi 10 minuti di gioco? Ah no… è vero, non è possibile per non sballare i tempi televisivi con partite troppo lunghe, scusateci, non ci avevamo pensato.
Burlando? Sapete chi è Burlando? Quello dell’Ulivo eletto alla Camera dei Deputati, oggi in campo vestito da arbitro c’era il figlio, che non si è certamente ispirato all’ulivo della pace sventolando un ridicolo cartellino giallo a Mister Colombo che si era diretto verso la panchina avversaria per scusarsi per una pallonata scagliata da Pitou verso le riserve. Lui, Burlando junior non ci ha capito una cippa, il sempre più inutile quarto uomo ha fatto quello che fa sempre, ossia lo gnorri, con il solito risultato, ossia quattro sono peggio di uno, l’arbitro dei nostri tempi se non vedeva qualcosa era giustificato e ti veniva il dubbio se fosse scarso o solo distratto. Oggi c’è la certezza, insomma di male in peggio.
Dopo tre vittorie il pari ci sta anche, peccato che sia arrivato dopo un primo tempo spettacolare, anche se pagato a caro prezzo nella ripresa quando la squadra ha avuto un nettissimo calo. Calo non risolto per l’ennesima volta da una girandola di sostituzioni di moda nel calcio odierno che non hanno spostato di una virgola l’andamento della gara. L’impressione è che questo modulo funzioni perfettamente con determinati attori protagonisti che non hanno una comparsa in grado di sostituirli. Per dirla tutta, meglio Pitou stanco che Marano al suo posto, non perchè questo abbia demeritato, ma perchè non nasce con tale missione. Vale per Bertoni al posto di Nicco e per Parker al posto di Castelli. Da qui, la riflessione sul mercato archiviato con troppa fretta dopo i risultati dei turni scorsi, ma forse da rivalutare anche se nell’ambito della creatività comunicata da Turotti. Nessuno è per sempre e se questo motore funziona con questi cavalli, occorre pensare a quando sarà in manutenzione, quello sostitutivo non potrà essere quello di un rally da usara per una formula uno.
Flavio Vergani
PRO PATRIA-ALBINOLEFFE 0-0 (0-0)
Pro Patria (3-4-2-1): Rovida; Vaghi (40′ st Minelli), Saporetti, Moretti; Reanult (22′ st Somma), Bertoni (22′ st Nicco), Mallamo, Ndrecka; Stanzani, Pitou (29′ st Marano); Castelli (40′ st Parker). A disposizione: Mangano, Bashi, Fietta, Citterio, Piran, Zanaboni. Allenatore: Colombo.
Albinoleffe (3-5-2): Marietta; Borghini, Milesi, Gatti; Toccafondi (1′ st Muzio), Doumbia (28′ st Agostinelli), Brentan, Zanini, Piccoli; Zoma (43′ st Carletti), Longo (35′ st Arrighini). A disposizione: Pratelli, Moleri, Baroni, Allieri. Allenatore: Lopez.
Ammoniti: Renault (PPA), Vaghi (PPA), Mallamo (PPA), Gatti (ALB)
Arbitro: Burlando di Genova
Collaboratori: De Vito di Napoli e Gennuso di Caltanissetta
IV Ufficiale: Mazzer di Conegliano