Umiliante sconfitta della Pro Patria che perde per zero a tre con l’AlbinoLeffe. Una logica conseguenza di quanto detto da giornalisti e tifosi con una mente pensante in grado di valutare le evidenze  e con il coraggio di articolarle, seppur con il rischio sempre presente di popolare black list sempre più affollate o diventare bersagli preferiti da tiratrici scelte del web.

Una umiliante sconfitta che ripropone lo stesso copione dello scorso anno quando arrivò una identica umiliante retrocessione, poi addolcita da una riammissione che avrebbe dovuto aprire ben altri scenari.

Lo ha detto per la seconda volta consecutiva il Direttore Turotti e lo ha detto l’avvocata Zema, rappresentante di quella minoranza che ancora rimane tale dopo più di un anno di presenza che rischia di mettere sul curriculum la seconda retrocessione di fila, alla faccia delle ambizioni sventolate.

A fine partita solito copione con i tifosi che contestano la squadra, l’allenatore, i giocatori e il portiere Rovida. Fischi che avrebbero dovuto colpire anche chi sotto quella curva non c’era, ossia il Direttore Sandro Turotti che ha costruito questa squadra e la dirigenza che, per la seconda volta, parla di asticelle da alzare senza però confermare con i fatti le parole.

Portiere Rovida

E’ il più bersagliato dalla tifoseria per una conferma addirittura biennale che Turotti ha motivato in modo assurdo e inaccettabile durante la trasmissione “Biancoblu” di Rete 55. La motivazione addotta faceva presente che “in campo” Rovida appare di ben altra qualità che visto in televisione, tanto che anche Mister Greco avrebbe cambiato idea sul suo conto. Oggi, chi era allo stadio ha visto quanto accaduto sul primo goal ospite e lo hanno visto anche in televisione. Niente di diverso, come da sempre accade a chi calca i campi di calcio da decenni. La conferma è stata una scommessa che è diventata una provocazione per la tifoseria , scommessa che paga il meno colpevole, ossia il ragazzo, che da qui a fine campionato sarà il capro espiatorio preferito dai tifosi. La scelta invocata dai tifosi di acquistare un portiere di riserva che potesse costituire un’alternativa come “disaster recovery” non è stata ascoltata e questo è il risultato. Una responsabilità pesante per Turotti che davvero non si comprende come non possa avere valutato questo rischio ad alto potenziale. Ci si chiede quali siano i veri motivi di una conferma biennale non giustificata dal rendimento precedente di Rovida, sia vista dal campo, sia vista in televisione.  Un minimo di sensibilità psicologica nelle scelte si dovrebbe tenere in considerazione, esporre un ragazzo a tale rischi è scelta insensata, perdente e irricevibile.

Direttore Sandro Turotti

A fronte di una annunciata discontinuità mal comunicata in prima battuta, o forse solamente corretta in seconda battuta, ha fatto seguito una continuità sorprendente. Solita costruzione della solita squadra con il solito schema del 5-3-2. Possibile che la Pro Patria non possa giocare diversamente? Possibile che gli allenatori scelti debbano avere nel dna questo schema che per il secondo anno di fila è rigettato dalla squadra? Possibile che non si sappia allestire rose diverse che le solite ripetitive?

Come si spiegano gli acquisti clamorosamente sbagliati di Marano e Palazzi nel recente passato e di Schiavone quest’ anno, giocatore noto al mondo intero che in precarie condizioni fisiche? Come si spiega l’ingaggio di Sala, uno svincolato dalla serie D poi misteriosamente allontanato? Come si spiega l’accettazione di una difesa con un unico senior come Masi con un recente passato ricco di infortuni affiancato da giocatori rientrati da gravi infortuni o provenienti dalla Primavera?

Come è stato possibile parlare di ambizioni, di asticelle alzate per poi fare un mercato ricco di scommesse e con una difesa che anche i sassi valutano non di categoria con un portiere che da casa, allo stadio, in televisione e dal drone si capisce non in grado di dare sicurezza ad una difesa già per sé insicura?

Preparatore atletico

Anche oggi un giocatore della Pro Patria ha avvertito un risentimento muscolare. L’ennesimo. Un caso? Turotti, sempre nella stessa trasmissione “Biancoblu” faceva sapere che era in corso una riflessione per capire se ci fossero attinenze tra gli infortuni e la preparazione atletica. Beh, diremmo che non servono troppe analisi per capirlo. Basta guardare la lista degli infortuni e trarne le conseguenze. I fischi di oggi sono anche per chi ha preparato questa squadra troppo infortunata per essere un caso.

Allenatore

Dopo le discutibili scelte tattiche con Pro Vercelli e Inter U23, dopo la partita fantasma di Vicenza, dopo i dieci goal subiti in cinque partite, ci si aspettava non l’ennesimo cambio di formazione, ma un cambio tattico che potesse proteggere la difesa. Magari un 4-4-2 che sappiamo suona come una bestemmia per Turotti, ma di necessità si faccia virtù. Invece, ecco praterie aperte per gli avversari, tre reti subite in quaranticinque minuti, porta violata con estrema facilità e con un portiere che non para non un tiro, ma un pallone saltellante.

Allenatore giovane, che potrà anche avere i numeri per una carriera di livello, ma ancora acerbo per una piazza scottata da un altro allenatore esordiente. Allenatore ancora poco sgamato in termini di comunicazione, non è infatti possibile dichiarare che la squadra la si vedrà a Febbraio e nemmeno se non conta solo il risultato, quando non si è in grado di proporre niente di alternativo. Il gioco? L’organizzazione?Cosa è stato migliorato da inizio preparazione ad oggi?

Come pensa di arrivarci se dopo sei giornate ha incassato tredici reti e mai vinta una partita?

Società

A Busto parlano anche i muri e quello che si sente non è certamente una minoranza coesa e perfettamente on board con la maggioranza. Non sappiamo e neppure vogliamo sapere se quanto si sente tra i tifosi quanto a freni imposti, fatti accaduti, stracci volati e decisioni rigettate siano veri o falsi. Interessa solo che la situazione sta diventando paradossale. La Pro Patria destrutturata com’è e senza assets vale davvero poco, pensare a mesi e mesi per acquistarla fa solo sorridere.

Si è parlato di programmi quinquennali senza sapere quale sarebbe la data di partenza del countdown. Se fosse lo scorso Luglio, saremmo al secondo anno con risultati fallimentari. Si sente parlare di nomi di personaggi in grado di comperare la Pro Patria in dieci minuti e non in dieci mesi, ma per un motivo o per l’altro siamo ancora a dover far scendere in campo Marra per il minutaggio salva conto economico. Si faccia prima chiarezza, si dicano nomi e cognomi, si condividano programmi e tempi e poi si pensi ad alzare asticelle che oggi fanno rima con retrocessione

La retrocessione non ha insegnato niente, anzi, sembra aver peggiorato la situazione visto che avere meno punti dello scorso anno, quando lo stesso Turotti ha parlato di “minori vincoli  per gli under” rispetto allo scorso anno e possibilità di acquisto di giocatori mai inquadrabili prima ( Udoh, per esempio), significa avere sbagliato di più dello scorso anno . Per cui, facile fischiare Rovida, più difficile farlo verso gli “intoccabili di sempre”.

Nel passato ai Vender sono stati tirati i sassi, contro Vavassori è stato fatto uno sciopero, adesso sembra che esprimere un parere venga considerato come bestemmiare in chiesa. Forse, è il momento di mettere da parte ogni permalosità e, facendosi un bagno di umilità, favorire l’immediata apertura di un nuovo ciclo. Toccare il fondo per la seconda volta dopo aver “scialato”in conferenza stampa diventerebbe davvero umiliante per tutti.

Flavio Vergani

Articoli correlati

Ultimi articoli

Condividi questo articolo

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza online. Accettando l'accettazione dei cookie in conformità con la nostra politica sui cookie.

Close Popup
Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.

Questi strumenti di tracciamento sono strettamente necessari per garantire il funzionamento e la fornitura del servizio che ci hai richiesto e, pertanto, non richiedono il tuo consenso.

Accettazione/Rifiuto GDPR
Questi cookie memorizzano le scelte e le impostazioni decise dal visitatore in conformità al GDPR.
  • wordpress_gdpr_allowed_services
  • wordpress_gdpr_cookies_allowed
  • wordpress_gdpr_cookies_declined

Cookies tecnici
Questi cookie sono impostati dal servizio recaptcha di Google per identificare i bot per proteggere il sito Web da attacchi di spam dannosi e per testare se il browser è in grado di ricevere cookies.
  • wordpress_test_cookie
  • wp_lang

Rifiuta tutti i Servizi
Salva tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi
Open Privacy settings