Alle 18,30, allo”Speroni”, torna la Pro Patria rinfrancata dalla vittoria di Verona. Ospite una brutta gatta da pelare come quell’Atalanta U23 dei gioielli Vlahovic e Vavassori. Sarà un happy hour? Davvero difficile da prevedere vista la forza degli ospiti, ma la Pro Patria di Sala e Caniato ha saputo grattare via l’ossido accumulato nella gestione Colombo per ripresentarsi lucida come ai vecchi tempi. Difesa solida, determinazione, esaltazione dei suoi gioielli senior come quel Terrani che potrebbe farela differenza da qui alla fine. Atalanta che fa rima con futuro societario, visto che proprio nell’organigramma bergamasco è presente quel nome che è stato anticipato qui nella forma e su altri canali di informazione nella sostanza. Mancherà un vero pezzo da novanta come Beretta, il cui ingaggio tardivo non gli ha permesso di dare un contributo di qualità a inizio torneo, adesso è davvero pronto per un finale di stagione tutto fa vivere. I risultati dell’ultima giornata allargano il fronte degli indiziati ai play out, comprendendo Pergolettese e soprattutto Lumezzane il cui calendario è da brividi freddi: Feralpi Salò, Novara, Pro Patria, Padova. Insomma, tutto in discussione e se a Mister Sala dovesse risuccedere il miracolo in comune dovranno valutare l’ennesima proposta di intitolare una parte dello stadio a questo uomo pane al pane e vino al vino che ci piace davvero tanto. Dalle sue parole ascoltate nelle sconfitte al suo equilibrio nelle vittorie che hanno posto fine ad analisi post partita del passato davvero imbarazzanti. Ovviamente, un pensiero anche a Mister Caniato per quello che sta facendo. Comunque andrà a finire almeno adesso un senso esiste, prima no ed avere accettato la situazione appoggiando certe scelte, parole e giustificazioni è il vero rammarico di una stagione che poteva essere molto diversa da quello che è.
Flavio Vergani