Termina con un pareggio il derby col Novara, ma il punto ha il sapore della vittoria. Da ogni problema si deve essere bravi a far scaturire una opportunità e i tigrotti lo hanno fatto. Se è vero che il gioco non è stato quello desiderato dai tifosi, ciò che è piaciuta è stata la tignosità dei tigrotti che, rimasti in dieci per l’espulsione di Masi e Giudici, hanno retto alla pressione dei novaresi fino al sesto minuto di recupero.
Una dimostrazione di carattere, di tigrottità, di coraggio che ha regalato ai tigrotti il secondo punto del campionato. Certamente le aspettative della vigilia erano altre, ma vista la piega presa dalla partita il pareggio è grasso che cola.
Novara vicino al goal in pià occasioni con due legni colpiti e una super parata di Rovida sul finire della partita che ha permesso alla Pro Patria di difendere il punto. Novaresi in goal con Lanini ma urlo strozzato in gola da un outside visto dal guardialinee.
Orsato vigilava dalla tribuna la performance dell’arbitro e si sarà fatto un’idea sul suo arbitraggio. La Pro Patria perde due uomini improtanti e di esperienza per la prossima partita e, di fatto, avrà solo il giovane Aliata come centrale difensivo. Una volta in più si dimostra l’utilità di un arrivo in questo ruolo del tutto scoperto come numerica.
Bel gesto del Novara il cui capitano Ranieri ha omaggiato lo striscione dedicato a Raffaele con un mazzo di fiori per ricordare il tifoso morto proprio durante la partita dello scorso anno.
Posteggi introvabili per i 1352 spettatori presenti che riconciliano la Pro Patria con numeri più dignitosi per la sua storia e chi oggi c’era non ha visto certamente un gioco di qualità premium, ma certamente un atteggiamento da veri tigrotti. E, come sempre detto e scritto, questo è quello che conta. Il resto arriverà in un progetto solido e credibile che deve solo trovare il suo “go”per un rump-up che potrà far sognare.
Le pagelle:
Rovida 7; Reggiori 6, Masi 5,5, Motolese 5.5; Giudici 6, Bagatti 5 (1′st Dimarco 6), Di Munno 6, Ferri 6 (41′st Schirò), Orfei 5,5 (19′st Mora 6,5); Renelus 5,5 (16′ st Citterio 6.5), Mastroianni 6 (41′st Aliata). All. Greco: 5,5
Campo di gioco : 3, inaccettabile una qualità del genere per una squdra professionsitica, pallone che a volte sembrava la palla magica, dove è finito il manto tipo biliardo dei tempi del “Ninetto Speroni”?
Flavio Vergani
Pro Patria-Novara: 0-0
PRO PATRIA 1919 (3-5-2): Rovida; Reggiori, Masi, Motolese; Giudici, Bagatti (1′ st Dimarco), Di Munno, Ferri (40′ st Schirò), Orfei (19′ st Mora); Mastroianni (40′ st Aliata), Renelus (15′ st Citterio). A disposizione: Gnonto, Zamarian, Viti, Frattini, Marra, Ferrario, Ganz. Allenatore: Greco.
NOVARA (3-5-2): Boseggia; Bertoncini (40′ st Dell’Erba), Citi, Lorenzini; Valdesi (35′ st D’Alessio), Basso (29′ st Lanini), Ranieri (29′ st Malaspina), Collodel (35′ st Arboscello), Agyemang; Donadio, Da Graca. A disposizione: Rossetti, Raffaelli, Ledonne, Foti, Deseri, Cortese, Faye. Allenatore: Zanchetta.
ARBITRO: Alfredo Iannello di Messina (Celestino / Galluzzo / Diop / Chimento)
NOTE: Spettatori: 1352. Espulsi: Masi (PP) al 18’st per doppia ammonizione e Giudici (PP) al 40’st per entrata a gioco pericoloso. Ammoniti: Lorenzini (N), Bagatti (PP), Reggiori (PP),












