Niente da fare per la Pro Patria che non trova la sua prima vittoria stagionale nemmeno contro il Trento. Finisce due a due, nonostante la formazione di Mister Greco sia stata in vantaggio due volte, prima grazie al goal di Udoh o poi di Mastroianni.
Gli ospiti, apparsi squadra di caratura tecnica superiore, con un impronta di gioco ben precisa e soprattutto atleticamente superiore alla Pro Patria, in special modo nella velocità, ha sempre trovato il modo di rimontare i tigrotti.
Troppo debole la difesa tigrotta che nel primo tempo è stata aperta come coltello nel burro in diverse occasioni e nel secondo tempo ha subito il Trento praticamente ad ogni ripartenza.
Nel finale un super Rovida ha chiuso la porta al Trento evitando una sconfitta che sarebbe stata davvero problematica. Risultato che rispecchia in modo perfetto la filosofia di Mister Greco che ai difensori ha sempre detto di preferire gli attacanti, in goal i due bomber e soliti due goal subiti dietro per un totale di 15 reti subite in 8 partite. Che poi si neghi che la squadra abbia una fragilità difensiva lo si può fare liberamente, ma poi occorre convincere non chi ascolta, ma i numeri. Impresa molto ambiziosa, visto che i risultati sono conseguenza dei numeri e la retrocessioni pure. Il calcio non è il pugilato dove si vince ai punti, qui si vince se si segna un goal in più dell’avversario o subendone uno in meno, il resto è aria fritta.
A parte le formazioni, da inizio campionato non si nota nessuncambiamento migliorativo in casa biancoblu. D’accordo che si è dichiarato fino alla noia che si sta costruendo qualcosa, ma anche il più esperto dei pensionati esperti di cantieri fa sapere che dalle fondamenta non è ancora apparso nessun pilastro di cemento armato.
Senza considerare che quella che doveva essere una casa in tripla A sta facendo rimpiangere quella popolare dello scorso anno, costruita con un budget da bilocale senza box. Quest’anno il Direttore dei lavori aveva promesso muratori bergamaschi specializzati e una nuova immobiliare diversa da quella della Presidente, invece il rischio è di trovarci tra le mani una tenda Decathlon, visto che chi doveva arrivare da Bergamo non è arrivato e i muratori stanno costruendo un muro che fa acqua da tutte le parti.
Fortunatamente c’è chi è convinto del contrario e continua a invitare alla pazienza nella convinzione che presto tutto cambierà. In attesa di questo momento magico atteso a lungo anche nello scorso campionato, fino alla retrocessione finale, i tigrotti rimangono ultimi in classifica, in quanto la Triestina è potenzialmente sesta al netto della penalizzazione.
Se questo vuol dire ambizione, se questo vuol dire che tutto è nelle previsioni e se questo autorizza all’ottimismo, facciamo i complimenti a chi ha questa visione. Noi, scusateci, ma non ce la facciamo.
Intanto, gli altoparlanti dello stadio “Speroni”entrano nella storia come i primi dotati di intelligenza artificiale. infatti hanno funzionato solo in occasione dei goal della Pro Patria con voce dello speaker avvertita in modo forte e chiaro. Per tutto il resto del match ( e come nel precedente casalingo), solo ronzii continui, fruscii, voce che si sente e non si sente, insomma l’impresa che sembrava riuscita di sistemarli dopo anni di silenzio, è durata il lasso di qualche settimana. L’assessore allo sport Luca Folegani è prontamente accorso garantendo un ulteriore accertamento. In sintesi, mentre in campo anche oggi si vince domani, in tribuna anche oggi si sentirà domani. Rimane l’ambizione, ma per ora c’è solo delusione!
Flavio Vergani
Pro Patria-Trento: 2-2 (1-0)
Marcatori: Udoh (T) al 31’pt, Capone (T) su rigore al 11’st, Mastroianni (P) al 19’st, Giannotti (T) al 24’st
Pro Patria (3-5-2): Rovida; Mora (38′ st Reggiori), Masi, Motolese (42′ Travaglini); Giudici, Ferri (38′ st Schiavone), Di Munno, Citterio (29′ st Bagatti), Dimarco; Mastroianni, Udoh (29′ st Renelus). A disposizione: Gnonto, Zamarian, Reggiori, Viti, Orfei, Aliata, Auci, Frattini. Allenatore: Greco.
Trento (4-3-3): Tommasi; Triacca, Cappelletti, Fiammozzi, Meconi (13′ st Maffei); Aucelli (37′ st Mehic), Fossati (13′ st Sangalli), Giannotti; Dalmonte (29′ st Chinetti), Pellegrino, Capone (37′ st Benedetti). A disposizione: Rubboli, Malinnverni, Fontana, Trainotti, Ebone, Calza. Allenatore: Tabbiani.
NOTE – Giornata calda e ventosa. Spettatori 706. Ammoniti: Giannotti (TRE), Ferri (PPA), Mastroianni (PPA), Udoh (PPA), Triacca (TRE), Dimarco (PPA). Calci d’angolo: 4-6. Minuti di recupero: pt 2′, st 7′.
ARBITRO: Giacomo Rossini della sezione di Torino (assistenti Mario Chichi e Giovanni Battista Citarda di Palermo; quarto ufficiale Edoardo Gianquinto di Parma, operatore FVS Matteo Taverna di Bergamo)