Ennesima sconfitta della Pro Patria che perde per due a zero con la corazzata Union Brescia, seguita da un’impressionante onda di tifosi che ha riempito la curva riservata agli ospiti.

Alla fine, ci dicono i colleghi che gli spettatori comunicati dall’addetta stampa superano i 1700. Noi non riceviamo più queste informazioni di prima mano dalla società, in quanto finiti sulla lista nera dei (presunti) cattivi, per cui dobbiamo elemosinarle da chi le riceve. Per cui, ve le diamo col beneficio d’inventario, se volete la precisione, basta leggere da un’altra parte. Noi non abbiamo più le pari opportunità di altri colleghi e di questo dobbiamo e dovete farvene una ragione.

La corazzata bresciana che ha recentemente aumentato il capitale a 12 milioni di euro, sembra non abbia avuto modo e tempo per dotarsi della terza maglia e siccome la prima è celeste, la seconda è bianca, nessuna delle due sarebbe stata contrastante col bianco e blu della Pro Patria, per cui, tigrottti in maglia nera per fare un favore agli ospiti e tanti saluti ai nostri colori di sempre.

Il black è colore di moda in casa tigrotta, oltre alle citate blacklist delle quali siamo praticamente abbonati da sempre, è black anche la classifica, è in blackout la difesa, è black il portiere e oggi anche le maglie. Solo la penalizzazione della Triestina evita la maglia black dell’ultimo in classifica. Altrimenti sarebbe un poker d’assi, peccato che di picche, dopo che qualcuno aveva giurato di avere in tasca quello di cuori.

Insomma, un color code perfetto che ci fa sentire persino alla moda, anche se questo non conforta. Forse più che alla pagliuzza in casa biancoblu dovrebbero guardare alla trave e diciamo trave, perchè la famosa asticella è già stata spezzata nel salto in basso che non fa rima con salti in Bassi.

Per evitare che qualcuno si azzardi ancora a dire che qui si scrivono non veritiere ( ossia false) peraltro senza produrre l’onere della prova ma riferendosi a contenuti generalisti a volte addirittura di altra fonte, citiamo i numeri e non i pareri, così evitiamo di urtare la suscettibilità di chiunque:  ultima partita vinta dalla Pro Patria (esclusi i playout): 18 Aprile con il Lumezzane, 0 vittorie dopo 9 giornate, 17 reti subite, ossia peggior difesa del campionato.

E su questo, si spera che non ci siano fraintendimenti di nessun genere e che ci sia la libertà di affermare che trattasi di una situazione ai confini con la fantascienza, dopo quanto dichiarato in sede  di conferenza stampa in data 11 Giugno.

Con il Brescia sil risultato era ampiamente previsto, la sconfitta attesa, ma c’è modo e modo di perdere. Non tirare nemmeno una volta in porta è inaccettabile, come discutibile è la solita formazione di contentimento proposta da Mister Greco, uno che ha preferito un attaccante ad un difensore in sede di calciomercato.

La difesa è fragile, o come dice l’allenatore “non è la difesa debole, ma la fase difensiva” e qui faticiamo a comprendere quale sia la differenza in termini pratici. Vedere Giudici in panchina, ossia la perla del nostro mercato, o Orfei che gioca in difesa, quando lo sa anche il gatto che è un tipo di giocatore offensivo, o Citterio lo scorso anno spesso in panchina “rubare”il posto a Bagatti, ossia al rinforzo acquistato dall’Alcione( che di pari passo si è voluto rinforzare cedendo lui e Di Marco), lascia desolati, sbigottiti e increduli su come si sia potuto costruire una squadra di tale livello, seppur con un budget superiore a quello dello scorso campionato.

Sante parole quelle del giornalista Guido Ferraro, intervenuto nella trasmissione “Biancoblu”di Rete 55 dove, tra le altre condivisibili perle giornalistiche che ha sciorinato”, ha fatto detto chiaro e tondo la sua ( e nostra avversità), per il modulo 5-3-2. Un modulo sposato da sempre nell’era Turotti che ha prodotto successi nel passato, ma mai spettacolo, una retrocessione lo scorso anno, sempre con zero spettacolo e l’ultimo posto virtuale in classifica quest’anno con giocatori sacrificati a ruoli di comparsa in un assetto tattico che sembra rigettino. Domanda: ma lo ha ordinato il dottore questo modulo perdente?

Il portiere oscilla tra picchie  flessi e oggi era il turno del flesso con un goal incassato da distanza siderale, alcuni giocatori top come Schirò sono spariti dalla circolazione e la strategia di non diramare le convocazioni sembra confondere più i tigrotti che gli avversari.

Per Mister Greco le prossime tre partite con Virtus Verona, Ospitaletto e Alcione rappresenteranno un’importante banco di prova per cercare di migliorare la performance di Mister Colombo il quale riuscì a fare meglio con un attacco formato da Toci e Curatolo che non erano la stessa cosa di Mastroianni e Udoh, in porta c’è sempre lo stesso, ma forse Bashi, Piran, Alcibiade e persino Somma garantivano un risultato diverso.

Chi l’avrebbe mai detto che si sarebbe caduti dalla padella alla brace? A occhio, sembrerebbe che in difesa qualcosa si sia sbagliato, che Greco ne dica, ma è solo un parere che speriamo di poter esprimere senza che nessuno se ne abbia a male. Diversamente, se non si è d’accordo è sempre possibile aprire il confronto civile e democratico nel pieno rispetto della libertà di stampa e di espressione, invece di bannare i pareri e le persone quando ritenute scomode. 

 

Flavio Vergani

 

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