Mille biglietti a dieci euro”, questo il comunicato che sta girando sui social bresciani che invita a prenotarsi per la trasferta di Busto Arsizio di domenica prossima alle ore 20,30.

Facile prevedere il sold-out nel settore ospiti e facile prevedere che saranno più loro di noi.

L’aumento di capitale a 12 milioni di euro, la cordata capitanata da Pasini che ha portato in alto la Feralpi Salò che , supportata dal sindaco di Brescia, si fonde con gli imprenditori bresciani, hanno ridato entusiasmo alla piazza e scacciato via i disastri fatti da Cellino. E’ un Brescia made in Salò, ma i tifosi si sono fatti andare subito bene la fusione virtuale certi che senza l’assist non avrebbero avuto un futuro.

Le aspettative sono alte, le ambizioni pure e a Brescia alle parole hanno fatto seguire i fatti in un batter di ciglia. Una dimensione di un’altra categoria che arriverà a Busto con la ferma intenzione di portarsi a casa i tre punti. Troppo ghiotta l’occasione, tigrotti fermi al palo come vittorie e con una difesa sponsorizzata dal Gruviera, sono un boccone appetibile per un Brescia affamato di punti.

Brescia che ha perso l’ex tigrotto Guglielmotti per un grave infortunio al legamento del ginocchio, ma in casa bresciana le alternative non mancano.

Quattro vittorie, tre pareggi e una sola sconfitta per i bresciani che in trasferta hanno vinto due partite su tre con un pareggio e zero sconfitte. Secondo miglior attacco del girone con 15 reti fatte e seconda miglior difesa con sole 5 reti subite, fanno degli ospiti una squadra davvero temibile.

Ci penserà Andrea Scalvi a dettagliare una rosa che conta attaccanti del valore di Maistrello ( 5 reti), Spagnoli(2 reti), Cazzadori ( 2 reti).

In casa Pro Patria si dovrà pensare al primo non prenderle, ma vincere vorrebbe dire svoltare grazie al pieno di entusiasmo che produrrebbe un successo. L’autostima avrebbe un balzo non indifferente e l’ambiente potrebbe trarre un sospiro di sollievo, schiodandosi da quella zona playout che ormai i tigrotti occupano stabilmente dallo scorso campionato.

Il tempo passa e la quadra che Mister Greco sta cercando ne dovrebbe trarre benefici, per cui, anche se impresa rimarrebbe, come dice Andrea Macchi  “il Brescia gioca nella stessa categoria della Pro Patria”, per cui va bene il rispetto, va bene la considerazione, ma la partita andrà giocata come tutte le altre , senza far avvertire all’avversario quell’aria di rassegnazione preventiva avvertita a Vicenza.

Il Pro Patria Club, per evitare la sconfitta sugli spalti che oggi appare molto più certa di quella in campo, ha preparato un appello animato per far venire anche solo un tifoso in più allo “Speroni” e diminuire la distanza dai mille che arriveranno da Brescia.

Sappiamo tutti che servirà a poco, visto che ormai gli spettatori bustocchi sono una manciata, ma nel pieno spirito del club, nella sua mission di sempre e nei suoi doveri assegnati il tentativo viene fatto e pubblicizzato. Date una mano a diffonderlo, oggi basta un click e magari la sorpresa ai tifosi bresciani la faranno i ragazzi in campo e i tifosi sugli spalti.

Crederci, dicono quelli che propongono corsi motivazionali a prezzi esorbitanti, qui lo possiamo fare gratis e allora perché non crederci?

Nel amacord dell’ “io c’ero”, chi scrive ricorda il sacco di Brescia con goal di Frara, la Pro Patria barricata nella propria area di rigore, il Brescia che le tentatva tutte, il tempo passava, l’ansia bresciana aumentava ed ecco gli spazi che piano piano si scoprivano. E lui…”Cicciobello Frara”non aspettava altro per innestare il turbo, farsi tutte il campo di corsa per insaccare il goal della vittoria. Insomma, si è fatto, si può fare…!

Da www.bustocco.it rubiamo la foto storica di quel goal e il ricordo di Paolo Frara citato nell’intervista che qui potete leggere Clicca e leggi l’intervista a Paolo Frara

Cos’erano per te i derby?
Partite speciali che davano grande carica, che non c’entravano con le altre, potevi andare male in campionato, ma se lo vincevi, per un mese stavi benissimo. Il mio gol più bello però fu quello con il Brescia, loro erano fortissimi e sicuri di vincere, ma quel giorno trovarono una grande Pro Patria, si misero a palleggiare a centrocampo, quasi con supponenza, gli rubai il pallone e andai a segnare, fu una bella soddisfazione.

Flavio Vergani

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