Ottocentoquarantedue più cinquecento uguale milletrecentquarantue. Sono i chilometri percorsi in una settimana da chi ha voluto seguire i tigrotti a Trento e a Trieste. Uno sforzo fisico ed economico che merita la citazione più di ogni altra considerazione. Tenendo conto anche dell’andamento della squadra la scelta rappresenta un atto di amore e fedeltà che non può passare inosservato. Bravi!
Purtroppo, trasferte premiate con un solo punto e zero reti, d’altra parte la Pro Patria fuori casa viaggia al ritmo di mezzo punto a partita con nove reti fatte e ventuno subite. Otto punti in sedici partite, con una vittoria, cinque pareggi e dieci sconfitte. Oggi è stata fatale un’autorete di Barlocco che ha regalato la vittoria ad una non trascendentale Triestina. Partita da zero a zero che è sfuggita di mano per un episodio casuale. Non è stata la Pro Patria del turno precedente, ma, come da sempre qui scritto, la squadra ha una sua precisa identità con determinati giocatori e non con altri. Il turnover e i cambi spesso danneggiano la squadra abbassandone la qualità. Ancora una volta è stata fatale il secondo tempo. Alcibiade e Beretta out per scelta tecnica, Piran e Terrani per squalifica, ecco in campo un Renault subito ammonito e in grave difficoltà sul diretto avversario che è stato sostituito dopo 45 minuti. Davanti Toci si conferma atatccante sterile e il gioco offensivo è affidato a episodi casuali. Troppo poco per pensare di segnare, meglio pensare a difendere il pareggio. Le possibilità c’erano, visto che i locali dei quali si parlava un gran bene davvero non hanno incantato, ma alla fine portano a casa una vittoria preziosissima. Il Caldiero vince col Novara avvicinanado i tigrotti al terz’ultimo posto, mentre pareggia la Pro Vercelli che dista ora sette punti dalla Pro Patria garantendo i playout. Sabato, alle 17,30, partita con l’Atalanta U 23, ammesso che i bergamaschi non chiedano il rinvio per convocazione in nazionale dei suoi giocatori. Atalanta dalla quale la Pro Patria si aspetta molto, nel presente e soprattutto nel futuro.
Flavio Vergani