Nell’incontro tra tifosi organizzati, con lo special guest Ivo Crosta vero e proprio presenzalista quando e dove non potrebbe esserci, va in scena la commedia dell’ovvio. Niente di nuovo su questi schermi dove scorrono le solite repliche di un copione che gli attori protagonisti hanno imparato a memoria e recitano compatti ormai da quasi un anno. Il passaggio proprietario che si dava per scontato nel recente passato sembra solo un’opzione che verrà esercitata, o meglio che la maggioranza deciderà di favorire nel futuro, ma certamente non ci sono date precise e la sensazione a pelle è che non avverrà nel breve. L’intervista di Patrizia Testa a Radio Serie A è stata chiara “andrò avanti fino a che le mie risorse econiche lo permetteranno”, la traduzione è facile per tutti e fa rima con fin quando avrà voglia e tempo di farlo. Chi pensava che l’uscita del nome di Luca Bassi nel modo rocambolesco con il quale si è verificato coincidesse con la sua materializzazione allo “Speroni” si sbagliava di grosso. L’avvocato Zema ha fatto sapere all’infiltrato Ivo Crosta che la compagine si sta rafforzando e che la minoranza si chiama Finnat, per cui non c’è nulla da aggiungere.
Ultimo capitolo dell’ovvio è rappresentato dalla garanzia che in caso di necessità a Gennaio verranno garantiti rinforzi. Ci mancherebbe altro, ci verrebbe da dire è successo anche lo scorso anno con l’arrivo di Coccolo, Barlocco e Rocco, anche se la retrocessione non venne evitata.
“Risposte preconfezionate”, fa sapere Mauro De Bernardi del Pro Patria Club, mentre il Presidente Giovanni Pellegatta fa sapere che non si registra”niente di nuovo”.
Per gli ultrà un pomeriggio da dimenticare: “siamo venuti per rispetto dello SLO , ma abbiamo sentito chiacchiere da bar”.
Magari lo fossero, ci verrebbe da dire, visto che vorrebbe dire che esiste un bar nel settore popolare, invece rimangono solo le chiacchiere.
Insomma, la sensazione di inutilità dell’incontro è ben percepibile tra i partecipanti che probabilmente nel futuro sceglieranno altri modi per far sentire la propria insoddisfazione.
Come peraltro sempre fatto ovunque , perchè i ruoli sono i ruoli e ogni ruolo prevede dei mezzi, eleganti o meno eleganti secondo i gusti. Perchè essere eleganti o meno è un fattore soggettivo e l’abito non fa il monaco. Perchè spesso l’abito mente, ma il monaco no e quando questo avviene si diventa poco eleganti a prescindere.
Il Vice Presidente del Pro Patria Club Renzo De Grandis, presente all’incontro, riassume quanto sentito per completezza di informazione
Flavio Vergani
Meeting Report di Renzo de Grandis.
Incontro tra Società Pro Patria e Tifosi (riassunto generale)
Contesto
L’incontro è avvenuto tra la dirigenza della Pro Patria (in particolare Patrizia Testa, presidente
storica del club, e l’avvocato ZEMA rappresentante del socio di minoranza o maggioranza) e i
tifosi organizzati.
L’obiettivo: chiarire la situazione societaria, tecnica e finanziaria del club e ristabilire un dialogo
diretto tra società e tifoseria.
- Intervento della Presidente Patrizia Testa
- Ha espresso delusione e amarezza per gli attacchi personali e le critiche ricevute sui social
e in città.
Dice che non è nel calcio “per visibilità” ma per passione, sacrificio e senso di moralità
familiare.
- Ribadisce che non si è mai tirata indietro nei momenti difficili e che ha sempre messo
risorse proprie e della famiglia nel club.
- Critica chi, invece di collaborare per il bene comune, cerca solo divisione e visibilità
personale.
- Sottolinea che, finché sarà in carica, chi attacca la famiglia Testa troverà un muro.
- Ammette che i risultati negativi hanno aumentato le tensioni, ma invita a restare uniti e
costruttivi.
- Dice chiaramente che non ha intenzione di abbandonare la Pro Patria, ma che il suo ruolo
potrebbe in futuro diventare più marginale, in affiancamento al nuovo socio di
maggioranza.
- Ricorda che la cessione del 49% a Luca Bassi (o alla sua società) è reale, e che l’obiettivo
è far crescere gradualmente il club, non cambiare tutto in pochi mesi.
- Situazione societaria ed economica
- La proprietà oggi è 51% Testa e 49% Bassi, con intenzione di cedere la maggioranza al
nuovo gruppo in futuro.
- L’avvocato ha confermato che esiste un piano pluriennale (quinquennale) di sviluppo,
con:
o rafforzamento della prima squadra,
o investimenti nel settore giovanile e nel marketing,
o costruzione di basi solide (“fondamenta”) per la stabilità economica.
- Tuttavia, serve tempo: si sta ancora completando la riorganizzazione societaria e tecnica.
- Si è parlato anche della mancanza di imprenditori locali disposti a supportare la Pro Patria
(“vergognoso che a Busto Arsizio non ci siano industriali pronti a dare una mano”).
3. Aspetti tecnici e sportivi
- Il direttore sportivo e la dirigenza hanno riconosciuto:
o che la squadra è stata quasi completamente rinnovata (circa 20 nuovi giocatori);
o che serve tempo per trovare equilibrio e risultati;
o che alcuni infortuni sono stati casuali, non causati da errori di preparazione;
o che, se necessario, si interverrà sul mercato a gennaio.
- L’obiettivo minimo resta la salvezza, ma la società ambisce a crescere gradualmente.
- Si ammette che manca energia negli ultimi minuti delle partite, ma la squadra sta
migliorando.
- Interventi dei tifosi
I tifosi hanno espresso con tono civile ma fermo:
- Preoccupazione per la mancanza di chiarezza sul ruolo del nuovo socio Luca Bassi (“chi
rappresenta davvero la società?”).
- Richiesta di trasparenza: vogliono sapere chi prende le decisioni e con quali risorse.
- Critiche alla comunicazione della società: chiedono più contatto diretto e meno filtri
tramite avvocati o intermediari.
- Proposte costruttive:
- organizzare eventi per avvicinare la città (es. festa di Natale, incontri in piazza),
o collaborare a iniziative per riportare pubblico allo stadio,
o migliorare il marketing e la visibilità del club.
- Sottolineano che non è in discussione la figura di Patrizia Testa, ma la credibilità del
progetto e la necessità di chiarezza gestionale.
⚪ 5. Conclusioni finali
- La presidente Testa ha ringraziato i tifosi e ribadito che:
o non prometterà cose che non può mantenere;
o il progetto di crescita prosegue, con l’obiettivo di rendere il club più forte e stabile;
o chiede unità, pazienza e rispetto reciproco.
- L’avvocato e il direttore sportivo si sono detti disponibili a mantenere un dialogo aperto
con i tifosi e a collaborare per migliorare la comunicazione












