Tirava un vento siberiano, pioveva a catinelle e la temperatura faceva tremare i denti alle 18,30 di oggi, vigilia di Pasqua. Esulta la Lega che fa un passo avanti nel suo progetto svuota stadi. L’addetta stampa della Pro Patria diffonde un dato pieno di tristezza che parla di 554 tagliandi emessi. Saremo anche l’unica squadra professionista della provincia, ma sembra davvero che gliene freghi poco a quasi tutti. L’altoparlante torna quello di sempre, gracchiante, inascoltabile, un disservizio che ormai da anni viene proposto alla clientela, ma per 554 persone chi vuoi che si muova? Un manciata che a livello elettorale conta come il due di picche a briscola, quando comanda quadri. Mentre metà Busto è giù partita per il ponte e l’altra metà organizzava chi la Messa della Resurrezione e chi il pranzo di Pasqua, allo Speroni scendeva in campo il Legnago, una “g” che fa tutta la differenza del mondo quanto a fascino del match e a rivalità da derby. Gli ospiti sono diventati famosi solo per essere l’unica squadra professionistica a non aver mai perso nel 2024. Di fronte a loro una Pro Patria super incerottata con Lombardoni, Saporetti, Renault, Mallamo, Piran, Pitou e Ferri ai box per motivi diversi. Arbitro della partita con un nome che non ricorda qualità ai tifosi bustocchi, visto che tale attaccante Cappai non ha lasciato ricordi indimenticabili e l’arbitro neppure. Par conditio rispettata con guardialinee donna che conferma il famoso detto che il vino buono sta nella botte piccola. Decisamente meglio la prestazione della ragazza con la bandierina rispetto ad un arbitro che ha concesso un calcio di rigore agli ospiti che dalla tribuna è apparso generoso e tolto un goal ai tigrotti che merita un’indagine. Ospiti belli da vedere con un palleggio gradevole un numero sette davvero bravo, tale Baradji uscito dal campo tra gli applausi della tribuna, cosa non così comune dalle nostre parti, a testimonianza di una partita sopra la righe del classe duemila. Dicevamo ospiti belli da vedere, ma poco concreti, visto che già nel primo tempo un paio di occasioni da rete le hanno create i tigrotti, mentre Rovida prendeva solo freddo e vento.
Trovato il goal del vantaggio con il solito Rocco uno abituato alle “grandi misure” ( 14 i goal insaccati), che già punì i tigrotti all’andata, la Pro Patria ha avuto una bella reazione, trascinata da un Parker con un rendimento sempre più positivo più passava il tempo e più aumentava l’intensità della pioggia e con Ndrecka che ha dato la carica ai tigrotti, guidati magistralmente da Fietta, vero Signore del centrocampo. Mister Colombo rispondeva per le rime a quanto scritto su queste colonne ( ah…come ci piace essere smentiti…), trovando per la prima volta nel campionato la soluzione del match grazie agli uomini della panchina. Dentro Citterio e Curatolo, fuori Castelli e Stanzani, ossia, giusto per capirci, fuori due che insieme valgono poco meno di venti reti e nuova coppia di attacco con Curatolo e Parker che insieme ne valgono zero. Chissenefrega dei numeri, quelli li lascio a Marco Tresca, sembra aver pensato Mister Colombo e il pareggio è nell’uovo di Pasqua firmato Citterio. Uno che è più noto per i salumi che per il cioccolato, ma che non poteva non accettare l’assist proprio di Curatolo ben lanciato da Nicco.
Altra hit di giornata il ritorno in campo di Ghioldi, uno che ha conosciuto tanta sfortuna che oggi ha portato tanta fortuna. Bentornato Pippo!
Un pareggio strameritato da parte dei tigrotti che hanno poi cercato la vittoria, ma il tempo era poco e tra le solite manfrine degli ultimi minuti, i cambi a raffica e gli infortuni simulati, si è arrivati alla fine del match. Un passo importante verso la salvezza che è lì a portata di mano. Per gli ospiti…a caval “Donati” non si guarda in bocca…anche perchè la bocca il loro Mister l’ha aperta spesso e volentieri e la stessa tribuna che ha esaltato il suo numero sette, lo ha beccato più di una volta, mentre l’inutile quarto uomo, altra genialata della Lega svuota stadi, come sempre guardava senza intervenire. Giusto, non si vorrà dare un ruolo a chi nasce inutile.
Buona Pasqua a tutti.
Flavio Vergani
PRO PATRIA-LEGNAGO SALUS 1-1 (0-0)
Reti: 14′ st rig. Rocco (LEG), 42′ st Citterio (PPA)
Pro Patria (3-4-2-1): Rovida; Vaghi, Minelli, Moretti; Renault C. (39′ st Ghioldi), Nicco, Fietta (39′ st Bertoni), Ndrecka (29′ st Somma); Stanzani (29′ st Citterio) Castelli (29′ st Curatolo); Parker. A disposizione: Mangano, Bongini, Bashi, Marano. Allenatore: Colombo.
Legnago Salus (3-4-1-2): Fortin; Pelagatti, Martic, Noce; Muteba, Casarotti (1′ st Rocco), Baradji (46′ st Viero), Zanetti (46′ st Ruggeri); Vanransbeeck; Giani (34′ st Motoc), Mbakogu (21′ st Svidercoschi). A disposizione: Tosi, Hadaji, Mazzali, Sbampato, Travaglini, Sambou, Diaby, Buric, Zanandrea, Franzolini. Allenatore: Donati.
Ammoniti: Pelagatti (LEG), Rovida (PPA), Giani (LEG), Castelli (PPA), Nicco (PPA), Martic (LEG), Vaghi (PPA)
Arbitro: Cappai di Cagliari
Collaboratori: Hader di Ravenna e Martinelli di Potenza
IV Ufficiale: Zini di Udine
