Che oggi gli altoparlanti dello “Speroni” avrebbero potuto avere dei problemi era noto allo scrivente. Il responsabile tecnico di Agesp che risponde al nome di Salvatore Scianna lo aveva comunicato al nostro Presidente Pellegatta. Sembrerebbe che un pezzo dell’impianto che da anni, ripetiamo da anni, non funziona, sia stato mandato in riparazione.
Tanto tuonò che piovve, visto che oggi lo speaker Andrea Scalvi ha sofferto le pene dell’inferno in quanto l’impianto gracchiava come non mai, persino in tribuna, dove bene o male qualcosa si è sempre sentito. Curioso che durante tutta la partita lo speaker è stato affiancato da un tecnico che, come avviene sui grandi palchi di musica live, fungeva da mixerista di palco, tentando in tutti i modi di mettere una pezza ad una situazione che sta diventando sempre più comica. Il tecnico faceva presente che, per l’ennesima volta, sono stati fatti controlli sull’impianto con esito positivo, ossia “funzionava tutto”, peccato che oggi non funzionasse niente. Dopo la ricerca affannosa di un “cestello” per orientare gli altoparlanti verso i distinti coperti, che ancora non ha trovato soluzione, ecco spuntare il pezzo mandato in riparazione. Oggi, spray pulisci contatti a volontà sull’impianto per cercare di risolvere l’ennesimo problema. Sommate le ore dei tecnici che ormai da mesi si recano allo stadio per controlli senza soluzione e il tecnico live garantito allo speaker, forse era meglio seguire il nostro consiglio di sempre, ossia acquistare un impianto nuovo. Impianto è un parolone, visto che si parla di un amplificatore e un microfono. Il cestello lo offre il Pro Patria Club. Domanda, ma chi ha la responsabilità di questo impianto non vive un po’ di disagio nel non essere in grado di risolvere un problema che sta diventando una barzelletta?
Flavio Vergani