Allenatore che va, allenatori che restano. In casa Pro Patria è il momento di pensare al futuro e si è cominciato dalla panchina. Via Mister Gentilini, che con la Primavera aveva fatto molto bene con una promozione e conferma per il duo Colombo -Le Noci sulla panchina della prima squadra. Una conferma che attendeva solo l’ufficializzazione che è arrivata puntuale ieri. Una scelta di continuità che premia l’obiettivo centrato da parte di Colombo, ossia la promozione e che ha diluito e sfumato il non raggiungimento di quello che poteva essere e non è stato. Il bene ma non benissimo, anche a causa di un girone di andata davvero pessimo dei tigrotti, è bastato per la riconferma il cui claim sembra essere lo “sbagliando si impara”.
Una scelta coerente che probabilmente anticipa e fa capire che poco cambierà anche in termini di compagine societaria. Potrebbe ricevere aiuti da altri investitori, ma sempre con la redini del comando ben salde nella mani dell’attuale presidente. Ancora presto per capire le ambizioni del prossimo anno, parlerà la campagna acquisti quanto mai diversa da quelle passate, visti i possibili addii dei vari Nicco, Bertoni, Saporetti e Stanzani e di quello orami certo di Fietta. Il profilo dei nuovi arrivi chiarirà fin da subito se la famosa asticella sarà alzata o se ancora ci si dovrà tarare sull’obiettivo salvezza. Un obiettivo che è senza dubbio importante vista la realtà nella quale si muove il calcio bustocco, ma poco ingaggiante per gli spettatori freelance che vanno dove lo spettacolo vale il prezzo del biglietto. Un balance che ultimamente sembra essere ritenuto poco interessante, visto il calo vistosissimo degli abbonamenti e il sempre più vuoto “Carlo Speroni”. Vero che gli ultrà stanno crescendo, vero che lo zoccolo duro garantisce numeri importanti in trasferta, ma anche vero che la desertificazione dello stadio e soprattutto la perdita di appeal del brand Pro Patria hanno bisogno di interventi urgenti e chirurgici. Un clima depressivo e spesso deprimente non aiuta a far vivere lo stadio nel migliore dei modi. C’è disinteresse in città verso i biancoblù, sorrisi di compatimento per chi ancora segue i tigrotti, lontananza dalle vicende spesso sintetizzate dal parere comune come non meritevoli di attenzione dopo le delusioni degli anni passati. Un gatto che si morde la coda, poco interesse, poco bacino potenziale, allontanano sponsor e investitori per totale mancanza di assets profittevoli, mentre il tifoso giura che tornerà allo stadio appena i risultati saranno meritevole della sua presenza. Purtroppo, l’attuale dirigenza non può esaudire il desiderio proprio per la mancanza di risorse. La conseguenza è il chi si accontenta gode, che però progressivamente fa godere sempre meno tifosi che si lasciano vincere dalla delusione e disertano lo stadio. La conferma di Colombo è un indizio abbastanza chiaro che riferisce alla continuità con il passato, da capire cosa sia stato promesso al giovane mister in ottica di rinforzi e quali siano gli obiettivi del prossimo torneo. I rumors danno qualche speranza ai tifosi, visto il presunto interessamento di qualche investitore mostrato verso il biancoblu, ma da capire è la veridicità di tale situazione il valore dei questo possibile aiuto economico. I primi nomi dei calciatori in entrata aiuteranno a capire se “l’importanza è salvarsi” sarà la solita parola d’ordine o se qualcosa in più potrà essere aggiunto.
Flavio Vergani