È ormai assodato che la comunicazione sia un elemento fondamentale in ogni settore. Tanto più in un mondo come quello del calcio, sostenuto dalla passione di tifosi affamati di notizie e desiderosi di esprimere la loro opinione sulla squadra del cuore. Possibilmente in tempo reale. In questo senso il Pro Patria Club ha sempre visto lungo, valorizzando fin da tempi non sospetti il proprio blog, spazio virtuale eppure molto concreto, che ora si rilancia con una nuova veste.
Al sincero “in bocca al lupo” per la nuova sfida, si aggiunge l’auspicio che il sito del Ppc possa contribuire a riaccendere il fuoco della passione attorno alla Pro Patria. A ravvivare un interesse che negli ultimi anni è andato, ahinoi, sensibilmente scemando. Per mille ragioni, non tutte interne al mondo biancoblù (le partite in orario serale, ad esempio, portano introiti televisivi, ma non gente allo stadio, fatta eccezione per i soliti encomiabili fedelissimi).
Attenzione, però. Perché sarebbe un peccato imperdonabile spezzare quel cordone ombelicale che ha sempre legato la Pro Patria ai suoi tifosi. Anche nei momenti più bui della loro storia, i tigrotti hanno potuto contare su uno zoccolo duro di appassionati pronti a sostenere la squadra, a difenderla, a spingerla verso la conquista dell’obiettivo. Con ardore e trasporto, contro tutto e tutti, se necessario.
Il Pro Patria Club – sodalizio storico e autorevole – ha l’onore e l’onere di portare il proprio mattoncino, nei modi che riterrà più opportuni ed efficaci, per ricreare interesse e, perché no, amore attorno alla Pro Patria.
Non siamo così ingenui da pensare che sia facile. E sappiamo anche che le prestazioni e i risultati della squadra sono un propellente indispensabile per coinvolgere i supporters più tiepidi.
Vero è che lo spettacolo allo “Speroni” è stato spesso non all’altezza, sarebbe ipocrita negarlo; ma guai a sottovalutare il privilegio (sì, il privilegio) di tifare una squadra che – con tutti i suoi limiti – è da qualche anno nel novero del calcio professionistico. E ci vuole restare.
Quante piazza storiche (anche geograficamente molto vicine a Busto) sono dovute ripartire dalle categorie dilettantistiche, andando a giocare in campi spelacchiati e improbabili, senza alcuna certezza di risalire la china in tempi brevi? C’è chi ammette di preferire un calcio “pane e salame” rispetto a una C senza grandi soddisfazioni. Sarà. È un parere legittimo ma che non condividiamo, immaginando quanto sarebbe impervio – una volta scesi di categoria – rientrare in dimensioni più consone al blasone della Pro Patria. E allora è il momento di compattarsi, di fare quadrato attorno a una squadra che si deve salvare. Proprio quando si è in pochi, unire le forze è un dovere: senza perdere lo spirito critico – ci mancherebbe – ma mettendo sempre in primo piano il bene della Pro Patria.
Al nuovo sito del Pro Patria Club l’augurio di saper veicolare entusiasmo e attaccamento per i colori biancoblù. Che per tanti bustocchi, restano i colori più belli del mondo.
Francesco Inguscio
(Giornalista de “La Prealpina)
