Vorremmo dire “fiato alle trombe” per comunicare l'”habemus campus”, ma le trombe sono rotte da anni, almeno quelle dello stadio e se, come dice l’Assessore Artusa”, ogni promessa è debito, questa era molto più di una promessa.
Accontentati e godi diceva quel tipo e quindi godiamo per l’avvio dei lavori del famoso campo in sintetico. Un’impresa che da anni lotta per il primo posto degli incompiuti con il palaghiaccio di Beata Giuliana. Onore al merito di chi ci è riuscito e quindi applausi alla giunga Antonelli e all’assessore Artusa, che diventerà “bomber” solo dopo la questione altoparlanti.
Simone Merlotti aggiunge dettagli concreti che fanno capire che forse questa è la volta buona: l’azienda incaricata si chiama Goldenrod ed ha esperienza in tali opere grazie alla costruzioni di campi sintetici nel novarese. E’ di Arsago Seprio e qui lavora un ex calciatore dell’Arona che si intende di campi, visto che li ha frequentati.
Detto questo, siamo felici si, voglia di esultare poca, visto che la vicenda ha dell’incredibile e una città come Busto non può esultare per avere solo oggi quello che altri anno da decine di anni. Però, giusto anche rendere merito a chi è riuscito nell’impresa e prima non c’era, per cui bravi a loro. Adesso, aspettiamo gli altoparlanti.
Flavio Vergani