Martedì di campionato per la Pro Patria che, alle 18.30, allo “Speroni”, cercherà di bagnare la prima vittoria di campionato casalinga. Bagnare non con l’acqua che sta cadendo intensamente sulla città, ma con il più inebriante prosecco doc della zona di provenienza dei nostri avversari per un brindisi che i tifosi attendono dallo scorso marzo.
Il Trento non è certo avversario comodo, come ormai da qualche tempo la dirigenza degli ospiti non bada a spese per costruire una squadra competitiva. Arrivi importanti sono stati il portiere del Sassuolo Alessandro Russo, giocatore a più alta valorizzazione della squadra, il difensore ex Sud Tirol Alberto Barison, il mediano Armand Rada dall’Entella, Mattia Sangalli dall’Inter, un giovane di qualità e la punta Emanuele Anastasia dal San Giuliano.
Nel Trento, l’ex Pro Patria Giovanni Terrani che completa il reparto con il classe ’89 Andrea Pasquato, Tomi Petrovic e Leon Sipos.
Tomi Petrovic e Christoper Attys, sono i bomber della squadra con tre reti ciascuno.
In panchina è stato confermato Bruno Tedino, 59 anni, in scadenza di contratto, con lui il Direttore Sportivo Zamuner e Micillo come preparatore di portieri, tanto per citare ex giocatori noti ai meno giovani.
Lo schema adottato dal Trento è il 4-3-3, nell’ultima gara giocata e vinta con la Pro Sesto, si è così schierato.
Russo in porta.
Vaglica terzino sinistro.
Ferri e Trainotti centrali di difesa.
Frosinini terzino destro.
Rada, Attys e Suciu a centrocampo.
Anastasia, Petrovic e Terrani in attacco.
I goal sono arrivati tutti quasi tutti dalla fascia destra: Frosinini, Attys, mentre Petrovic ha suggellato il terzo goal trentino. Ndreka, dacci un occhio!
La Pro Patria non potrà contare su Castelli, ancor fermo ai box e neppure di Mallamo, come confermato ieri in conferenza stampa da Mister Colombo.
Flavio Vergani