La Pro Patria spegne il “Lume” vincendo in terra bresciana per due a zero vendicando la sconfitta dell’andata. Altri tempi, quando la Pro Patria perdeva quasi con tutti, soprattutto allo “Speroni” dove è stata fatta generosa beneficienza per tutto il girone di andata. Poi, l’intuizione del cambio modulo che, seppur tardiva, ha innescato le potenzialità della squadra, ora all’ottavo posto. Due le curiosità che rimarranno tali. La prima, cosa sarebbe stato con questo modulo fin da subito, la seconda cosa sarebbe stato con il Lombardoni dei tempi migliori e Mallamo sempre in campo. La decide ancora il Re del goal che sta nel castello, anzi nel Castelli, che la mette dentro di testa e timbra la tessera fedeltà al goal con l’undicesimo timbro. Trema il record i Le Noci che con 12 reti è stato il marcatore più prolifico dell’era Turotti. Il Lumezzane rimane in nove, conseguenza dei nervi tesi dovuti ad una Pro Patria che mai gli ha fatto trovare il bandolo della matassa. L’inerzia della partita è stata sempre dalla parte dei tigrotti, tanto da far venire una crisi di nervi ai bresciani, in particolare a Pisano. L’ex Antoniana meritava il rosso fin da subito nel primo tempo, ma da vecchia volpe lo ha scansato, ma niente sconti per Righetti e Ilari che hanno fatto trovare ai compagni l’acqua calda già aperta nelle docce. Nel finale, arriva la vera novità di giornata, ossia il goal di un centrocampista, merce rarissima in casa biancoblù visto lo zero in casella per i vari Mallamo, Fietta, Bertoni, Marano, Ferri. E’ Nicco che corona la sua splendida partita del turno scorso con un goal in quella odierna, quando entrato a poco dal termine, per le ormai consuete logiche del turn over, metteva in cassaforte la vittoria tigrotta in terra bresciana. Si chiude in modo quasi perfetto il trittico iniziato con il pareggio a reti bianche di Trento, proseguito con la vittoria con la Pro Vercelli e quella odierna con il Lumezzane. Un goal subito in tre partite richiama la Pro Patria dei vecchi tempi, dimostrazione che si può essere coperti anche osando di più, offrendo un calcio meno sterile e dando la possibilità ai giocatori e tifosi di divertirsi con un gioco senza dubbio più accattivante.
Nel prossimo turno match di grande interesse allo spessore con il Vicenza di Patron Rosso, una corazzata che costa un patrimonio ma che anche quest’anno rischia di rimanere in serie C. La Pro Patria, ormai con la mente più serena in termini di salvezza, è a caccia d grandi imprese per incorniciare un 2024 che la vede reginetta della classifica parziale con davanti solo il Mantova. Insomma, una vera e propria mina vagante che potrebbe scoppiare in mano a chiunque. Sarebbe bello che lo stadio fosse pieno, ma non lo sarà, anche per l’assurda decisione di anticipare a sabato alle 18,30 la partita già ampiamente fissata per la domenica. Una mancanza totale di rispetto verso i tifosi e gli abbonati in particolare che avevano pianificato gli impegni personali su date certe e comunicate. Lo stadio non sarebbe stato pieno lo stesso, ma non è questo il modo di comportarsi con chi ha ancora voglia e tempo di recarsi allo stadio.
Flavio Vergani
Lumezzane-Pro Patria: 0-2 (0-0)
Marcatore: Castelli al 17’st, Nicco al 50’st
Lumezzane (4-3-3): Filigheddu; Moscati, Pisano, Dalmazzi, Righetti; Calì (39′ st Cannavò), Pesce (23′ st Poledri), Ilari; Spini (23′ st Malotti), Capelli (23′ st Galabinov), Iori (7′ st Parodi). A disposizione: Greco, Rizzo, Pogliano, Gerbi, Basso Ricci, Scremin, Regazzetti, Tortelli. Allenatore: Franzini.
Pro Patria (3-4-2-1): Rovida; Minelli, Saporetti, Moretti; Somma (32′ st Vaghi), Ferri (23′ st Fietta), Bertoni, Renault C. (23′ st Piran); Stanzani, Pitou (39′ st Nicco); Castelli (39′ st Parker). A disposizione: Mangano, Bashi, Marano, Citterio, Ghioldi, Curatolo. Allenatore: Colombo.
Ammoniti: Pitou (PPA), Ilari (LUM), Castelli (PPA), Pisano (LUM), Ferri (PPA), Poledri (LUM)
Espulso: 3′ st Righetti (LUM), 46′ st Ilari (LUM
Arbitro: Gangi di Enna