One man show allo “Speroni” dove Giacomo Beretta cala il poker mettendo nella rete del Lumezzane ben quattro palloni.
La presenza in tribuna della coppia di milanisti composta dai giornalisti Carlo Pellegatti e Peppe Di Stefano ha stimolato il centravanti bustocco, ex Milan, che si è regalato un Venerdì Santo da incorniciare. Scatenata la punta biancoblu che nel secondo tempo scarta l’uovo di Pasqua con quattro sorprese davvero inaspettate. Una firma davvero particolare per un cognome che fa rima con salumi e non certo con dolciumi.
Il primo tempo era stato davvero sterile di occasioni e di emozioni con una pareggio a reti bianche che faceva presumere la solita carestia offensiva. In panchina della Pro Patria c’è però un allenatore con le idee chiare che ha tenuto la scena in tutti i sensi, anche fisicamente, vista l’assenza a bordo campo di Mister Caniato, eclissatosi negli ultimi tempi quanto a visibilità. Un allenatore che avrebbe portato agevolmente la Pro Patria alla salvezza se gli fosse stata data la fiducia un po’ prima che anche oggi ha saputo far strambare la partita. Dopo 45 minuti di pura sofferenza ha tolto Barlocco a favore di Piran e la musica è cambiata. Dalla fascia del giovane difensore di fascia sono partiti assist e cross al bacio per il “bomberone” Beretta che non si è fatto pregare per fare più goal di quelli che servono per portarsi a casa il pallone.
Bene anche l’ingresso di Reggiori per Cavalli che ha dimostrato tutta la sua duttilità. Intelligenti le ammonizioni ricevute dai giocatori in diffida della Pro Patria che sconteranno la squalifica nella gara di Crema per poi avere la certezza di esserci nel primo turno di playout
Con la vittoria odierna la Pro Patria si porta a due punti dalla Triestina che occupa il quart’ultimo posto con potenziali possibilità di arrivare davanti agli alabardati se i tigrotti dovessero vincere con la Pergolettese e gli alabardati perdere con il Novara. Possibilità anche di aggancio della Pro Vercelli sempre vincendo a Crema e contando sulla sconfitta in casa dei piemontesi. In sintesi, la Pro Patria aveva tutte le carte in regola per arrivare più in alto di dove ora si trova. Oggi, vista la vittoria, pochi ricorderanno il fallo fuori area del portiere ospite con Citterio lanciato verso la porta avversaria che è costato solo il cartellino giallo al numero uno del Lumezzane. Un episodio che, se fosse finita diversamente, si sarebbe sommato al calcio di rigore di Vercelli, Due episodi in due partite non suonano un po’ stonati?
Prossimo turno di fuoco per la Pergolettese chiamata a vincere obbligatoriamente per evitare di prendere il posto della Pro Vercelli ai playout. Un finale davvero inaspettato che potrebbe premiare i vercellesi che potrebbero salvarsi proprio grazie al punto conquistato con i tigrotti.
Per la Pro Patria che termina il suo campionato casalingo col botto la certezza di avere un allenatore saggio e preparato come Sala, la certezza di non essere quella di prima, la speranza di potersi regalare una salvezza dannatamente complicata da scelte societarie discutibili.
Flavio Vergani