Una coda lunghissima ai botteghini aveva dato l’impressione che qualcosa fosse cambiato e che far giocare la Pro Patria alle 14 dell’antivigilia di Natale fosse premiante per le eccelse menti della Lega che stanno dando il peggio per distruggere il calcio minore. Invece, era solo uno scherzo del computer che ha voluto punire chi ancora non acquista il biglietto in prevendita. Special guest di giornata Cristian Stellini, secondo di Antonio Conte al Totthenam, che ha visto questa partita dalla tribuna laterale.
Tutto normale fuori dallo stadio, tutto uguale in campo dove la Pro Patria pareggia a reti bianche contro la Pro Sesto e termina il girone di andata a 19 punti su 19 partite, con una solo vittoria casalinga che rimane solo la seconda anche considerando le gare dello scorso campionato da Febbraio ad oggi. Un’involuzione preoccupante che non ha invertito il trend neppure contro una Pro Sesto che, seppur apparsa del tutto a portata dei tigrotti, in realtà ha rischiato di vincere la gara se Rovida, portiere biancoblu, non avesse compiuto un vero e proprio miracolo che riscatta qualche indecisione di troppo del recente passato. Pro Patria senza una identità di gioco, senza grinta, senza voglia di aggredire, probabilmente vittima di esagerate paure che partono dalle scelte di mister Colombo che ancora non dimostra coraggio non schierando una formazione a trazione anteriore, come fatto nel finale di gara con risultati apprezzabili. Stanzani, miglior realizzatore della Pro Patria ancora in panchina per far posto a due pesi piuma come Pitou e Castelli che non mettono in difficoltà la difesa ospite, questa la soluzione conservativa dell’allenatore biancoblu che non porta benefici alla causa. Giocando in casa contro una squadra con il peggior rendimento offensivo e dietro in classifica, non crediamo sia un rischio esagerato iniziare come si è finito, ossia con uno schema più offensivo, anche perchè gli scontri diretti casalinghi sono stati tutti persi o pareggiati con l’ormai svalutato 5-3-2, per cui, si sarebbe rinunciato a qualcosa che non funziona per provare qualcosa che potrebbe farlo.
Invece, tutto come sempre e classifica che piange e Natale triste per i tifosi biancoblu che ripongono le speranze in una campagna acquisti autunnale, che il direttore sportivo Turotti ha preannunciato “creativa”, sinonimo elegante che fa capire fin da subito che non si faranno follie se non qualche scambio o saldi di fine stagione. Una scelta che va contro la consuetudine del calcio e le abitudini turottiane. Nel calcio, situazioni del genere mettono sotto i riflettori la guida tecnica, le abitudini turottiane non prevedono interventi a gennaio. Chiaro che dei due rischi che si sono voluti prendere rinunciando ad un attaccante come Piu senza sostituirlo con un pari valore e assumendo un allenatore con zero esperienza sembra non abbiano pagato e va risolta almeno una delle due delusioni. La tutela di un allenatore fatto in casa e con ampio bonus generato dalla sua storia a tinte biancoblu fa protendere per una soluzione protettiva nei suoi confronti e quindi l’intervento sul mercato dovrà dare risposte importanti. Probabilmente si farà quello che andava fatto prima con l’ingaggio di un attaccante e forse di un centrocampista, visto il perdurare delle prestazioni negative di Nicco e Marano, due che avrebbero dovuto fare la differenza, di Bertoni ormai abbonato all’infermeria e di Mallamo che quando non c’è viene rimpianto e quando c’è si fatica a capire da dove provenissero tutte le ottime recensioni sul suo conto.
Se giovani e vecchi, invece di prendersela col pubblico o con quello che viene letto sui social, guardassero come gioca e come si impegna chi di anni ne ha più di loro o il doppio di loro, come Fietta, la Pro Patria sarebbe in ben altra situazione di classifica, non servirebbero interventi sul mercato e mister Colombo non rischierebbe il posto. Forse, un esame di coscienza da parte di chi dopo ogni deludente partita rilascia interviste con propositi di miglioramento per la prossima volta che non arriva mai, dovrebbero solo e semplicemente chiedere a Fietta come faccia ad essere quello che è di testa e di corpo. Ossia, come possa correre più di loro e come possa crederci più di loro. Questa la soluzione facile del problema che evidentemente risulta troppo difficile per più di qualcuno oggi sceso in campo.
Buon Natale
Flavio Vergani
PRO PATRIA-PRO SESTO 0-0 (0-0)
Pro Patria (3-5-2): Rovida; Minelli, Lombardoni, Moretti; Somma (44′ st Piran), Citterio (35′ pt Mallamo), Fietta, Nicco (18′ st Stanzani), Ndrecka; Pitou (44′ st Marano), Castelli. A disposizione: Mangano, Bashi, Marano, Caluschi, Zanaboni. Allenatore: Colombo.
Pro Sesto (3-4-2-1): Del Frate; Mapelli, Toninelli, Giorgeschi; D’Alessio, Palazzi, Gattoni, Maurizii; Sereni (42′ st Florio), Bussaglia (26′ st Petrungaro); Bruschi. A disposizione: Formosa, Botti, Ferro, Marchisano, Boscolo, Iotti, Guerrisi. Allenatore: Parravicini.
Ammoniti: Palazzi (PSE), D’Alessio (PSE)
Arbitro: Cerbasi di Arezzo
Collaboratori: Robilotta di Sala Consilina e Singh di Macerata
IV Ufficiale: Menozzi di Treviso
