Sala d’ attesa

Il titolo sintetizza in due parole il tema della settimana. L’attesa che è stata declinata nelle sue varie forme. Dalle più importante alle meno importanti. Attese che si prolungano e attese che finiscono. Il tutto mentre l’arrivo del nuovo allenatore si perde tra silenzi e voci di speranza. Lo sguardo è verso Novara più che verso Busto. I cuori battono forte per sostenere col pensiero quello di Raffaele. Un cuore biancoblu che sta lottando da tigre da domenica scorsa per vincere la partita più importante.

L’attesa per Raffaele

E’ la più importante, il focus della tifoseria che attende buone notizie dall’Ospedale di Novara. In questi casi il tempo che passa rappresenta una speranza che cresce, si trattiene il fiato in attesa di poterlo sfiatare per gridare di gioia. Sono giorni diversi nei quali tutto il resto è diventato secondario, c’è il timore di confondere quello che non può essere confuso. L’allerta è elevata, ma la sensibilità dei tifosi è a garanzia di un rispetto senza confini per uno di noi che non può sentirsi solo, visto l’affetto della gente

L’attesa del regalo di Natale

Finalmente terminata con l’annuncio di ieri. Una festa della donna anticipata con la rivelazione dei famosi soci di minoranza ( ma nemmeno troppo, visto che balla solo il 2%) che ha consegnato metà scarsa della Pro Patria ad una fiduciaria rappresentata dall’avvocato Rosanna Zema. I tifosi bustocchi quando sentono la parola avvocato si agitano. Zoppo e Nitti erano avvocati e le cose non sono andate benissimo, ma questa volta possono stare tranquilli. Rosanna Zema è di tutt’altra pasta. Lei è stata una di noi  in tutti i sensi: trasferte al fianco della compianta Simona Maino, o del Varliero, redattrice del nostro “Tigrottino”ai tempi del Direttore Luciano Pistocchini. Insomma, sangue biancoblu, oltre a referenze top tali che mai nella sua vita si potrebbe immaginare di rappresentare gruppi non affidabili. Il “Pelle”la conosce bene e ieri è partita la telefonata di welcome nella quale Rosanna Zema ha confermato con le parole quello che già aveva colto l’intuito. Ossia, che il gruppo è solido, motivato, ambizioso e soprattutto sarà presente nella buona e nella cattiva sorte. I cocchi di Gennaio, ossia Barlocco, Coccolo e Rocco sono farina del nuovo sacco che promette un pane sempre fresco, croccante e cotto al punto giusto. La richiesta ai tifosi in generale, ma soprattutto a quelli come noi o simili a noi che dicono  sempre qulello che pensano (ma anche pensano a quello che dicono), è “di fare i bravi”, richiesta facilmente esaudibile quando l’interlocutrice è reciprocamente ben disposta. Per cui, crediamo che l’invito sia facilmente esaudibile a supporto di un impegno concreto che possa strambare la rotta societaria.

L’attesa di una santo protettore

Regali di Natale scartati alla Gioeubia a parte, il resto va davvero male. Punti pochi, goal ancora meno, rigori in meta, classifica che piange, servirebbe adottare un santo. A Padova hanno sant’Antonio che sta facendo miracoli, a Busto ne servirebbe uno che possa garantire il miracolo della salvezza. Qualcuno ne conosce? Noi avremmo una proposta,che ne dite di San Carlo? Ci salverà?

L’attesa per una vittoria

Anche se forse sarebbe meglio di no, c’è comunque la partita e pure importante. Una partita da vincere, quante volte è stato detto, ma stavolta è davvero così. L’AlbinoLeffe non fa sconti, ma serve l’impresa e ne serviranno altre. C’è un progetto ambizioso che ci aspetta, non possiamo perdere l’occasione. Serve la salvezza. In qualunque modo, ma la categoria non può essere persa. La serie D è un inferno dove anche i santi smettono di fare i miracoli. Serve un miracolo subito, serve la vittoria, punto e stop

Flavio Vergani

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