Un giusto e meritato pareggio ( di Ottavio Tognola)

Sopperire alle tante assenze chiedendo l’allenatore tigrotto, Riccardo Colombo ai suoi giocatori, soprattutto i giovani, che sarebbero scesi in campo al Bramasco, una partita da giocare con la giusta cattiveria agonistica non poteva avere dal loro comportamento agonistico risposta migliore.

La Pro Patria incamera un punto importante per la sua classifica al cospetto del Trento avversario pure in corsa per la salvezza e sempre difficile da superare nelle sue partite casalinghe.giocando un ottimo primo tempo con azioni ben condotte da un centrocampo in palla che ha permesso anche agli attaccanti, leggisi Castelli di avere due occasioni da rete mai correndo seri pericoli superando anche l’handicap dell’espulsione per doppia ammonizione di Stanzani.

Più coperta nel secondo tempo con un Mangano tra i pali attento e tempestivo negli interventi con tanto di maglia biancoblù indossata, la Pro Patria ha soprattutto cercato di non commettere errori e anche chi e’ subentrato dalla panchina, tutti giovani, Curatolo, Citterio e C. Renault al debutto stagionale hanno contribuito tangibilmente a mantenere inalterato  il risultato ripagando la possibilità loro data dall’allenatore che pur dopo le tre’ consecutive sconfitte subite non ha sempre creduto nella sua rosa cercando però di correggere   talune ricadute comportamentali sia a livello fisico e mentale.

il cammino verso la salvezza e’ ancora lungo e con tanti handicap a livello indisponibilità per infortuni e ora squalifica di Stanziani da mettere in conto. perche’ sicuramente, sarà intensa e difficile agonisticamente  martedì 5 marzo prossimo la partita con la Pro Vercelli, la seconda di una triade ravvicinata che si chiuderà con la trasferta a Lumezzane.

Dipenderà dalle energie che recupereranno, in un lasso di tempo di soli due giorni, chi ha giocato a Trento e dal numero degli infortunati che ristabiliti ritorneranno a disposizione ma anche soprattutto saranno sempre fondamentali le motivazioni che dallo spogliatoio al campo ci saranno facendo vero unità d’intenti per credere fino in fondo alla salvezza.

Tornare con un meritato pareggio da Trento non poteva che far chiudere nel migliore dei mod la ricorrenza dei 105 anni di fondazione dell’Aurora Pro Patria 1919 vedendo uniti nei festeggiamenti la tifoseria tigrotta vicina alla squadra e soprattutto dopo aver visto attraverso la rappresentazione “Schegge di Pro Patria” portato in scena dell’Associazione “Pro Museum” cosa ha rappresentato nella storia biancoblù e tuttora rappresenta Riccardo Colombo.

Ottavio Tognola

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