Dal possibile vantaggio di 2-0 al termine del primo tempo al pareggio sconcertante nel finale di partita.. i tigrotti condizionati da uno stato influenzale che ha colpito lo spogliatoio perdono, al cospetto dell’Alessandria squadra di modesta levatura tecnica, altri punti casalinghi preziosi in chiave salvezza al cospetto di un avversario diretto.
Buon primo tempo con Lombardoni e compagni determinati e convinti capaci di sbloccare con Guillaume Renoult il risultato e vicini al raddoppio grazie a un calcio di rigore che purtroppo Sean Parker ha fallito sventato dal portiere alessandrino Liverani.
Quanto psicologicamente il non raddoppio ha pesato sulle teste dei giocatori biancoblù e’ difficile da decifrare unitamente a un vero black out fisico evidenziatosi.
Si e’ vista un’altra Pro Patria nel secondo tempo, arrivare in ritardo sul pallone, perdere tutti i contrasti dando campo all’Alessandria mai riuscendo a creare alcuna finalizzazione.
Tigrotti bloccati nella loro area difensiva senza energie psico fisiche votati solo al puro contenimento che il loro allenatore Riccardo Colombo ha motivato essere stato condizionato dal virus influenzato che già presente in molti giocatori si è ulteriormente accentuato nella sua entità di rendimento.
Un handicap che non ci voleva e non va criticato ma capito per il bene della squadra soprattutto in prospettiva delle ultime due partite in calendario (Virtus Verona in trasferta, Pro Sesto allo Speroni) ancora da giocare prima della chiusura del girone d’andata.
Quel pizzico di fortuna avuto con l’Atalanta U23 si è subito dileguato con l’Alessandria, una vittoria avrebbe consentito di risalire in classifica e andare a Verona con fiducia in un altro risultato positivo, sarà comunque prioritario curare lo stato influenzale e recuperare energie fisiche e mentali, la Pro Patria ne ha veramente bisogno e con lei il suo allenatore Riccardo Colombo.
Ottavio Tognola (Giornalista de Il calcio e lo sport illustrato dell’alto milanese Valle Olona)