Ervin Bashi, difensore della Pro Patria, classe 2005, saluta la Pro Patria e vola verso Catanzaro. Il suo saluto sui social è il solito ringraziamento a chi si lascia e fa parte del copione che recita gratitudine, loda l’esperienza vissuta, ringrazia il mondo intero ma alla fine annuncia la partenza. Per la serie, stavo così bene qui che me ne vado.
Le parole del Direttore Sportivo Turotti avevano un senso, anche se qualche nostalgico non le ha intese per il senso che avevano. Il termine discontinuità significa rottura con la continuità del passato, con i suoi attori, con un modo di pensare ed agire e ovviamente di ambire. Pensare di aprire un nuovo ciclo senza separarsi da chi senza colpe, con poche colpe o con molte colpe ci hanno portati in serie D significa non avere il coraggio del cambiamento e questo potrebbe diventare un problema se chiunque abbandoni la maglia biancoblu diventa un fenomeno irrinunciabile, senza neppure sapere chi sarà il suo sostituto. Finora sono partiti due difensori della difesa più battuta della serie C, o quasi.
Ovviamente, la discontinuità che deve far rima con ambizione dovrà essere confermata con i fatti, ossia con arrivi discontinui rispetto al passato, ossia più forti di quelli che vanno via. Altrimenti le parole spese inc onferenza stampa rimarrebbero tali. I tifosi, oltre ad arrivi di spessore, attendono il passaggio della minoranza a maggioranza nel breve, visto che si era detto che in caso di serie C questo sarebbe avvenuto. Attendono i nomi dei nuovi e di capire cosa avverrà non solo in campo, ma fuori. La Pro Patria necessità di organigrammi nuovi, figure nuove, diversa organizzazione manageriale, diverso marketing e questo ce lo si aspetta dai nuovi. Anche perchè, se come detto dalla Presidente Testa, è dal 1 Luglio 2024 che operano congiuntamente con la maggiroanza, significa una complicità con la retrocessione in serie D e con un mercato prima estivo e poi invernale non indimenticabile, per cui l’occasione per far capire la potenzialità è il mercato in corso, dal quale non ci si aspettano comparse o giovani senza curriculum, ma giocatore solidi di nome e di fatto. Se così non avvenisse si cheiderà a Turotti il significato di “discontinuità” che si sommerebbe alla famosa asticella più alta che ha precipitato i tigrotti all’inferno.
Flavio Vergani