Pochi secchioni, un po’ di sufficienze e tanti rimandati nella classe di Mister Colombo, il maestro che anche lui finisce dietro la lavagna. Sorprendono gli alunni di lunga data che bigiano parecchie lezioni e si ritrovano nella lista dei bocciati, dopo essere stati studenti modello negli ultimi anni. La “Preside” dovrà valutare molto bene se iscriverli nuovamente al prossimo anno scolastico o se organizzare un open day per attrarre nuovi studenti. L’impressione è che quest’anno ci siano state troppe gite di fine stagione.
Rovida: 6
Ad un buon numero di parate determinanti ha contrapposto qualche errore di gioventù. Lo “standing” non è quello che trasmette sicurezza alla difesa fin dalla giovane età, ma quello o ce l’hai o devi attendere che ti venga con l’età, non tutti si chiamano Caprile
Mangano: s.v.
Chi lo conosce sa che ha i colori biancoblu tatuati sul cuore, ma forse è giunto il momento di dare una taglio alla passione per guardare alla professione, che va alimentata sul campo e non in panchina
Moretti: 6,5
Un difensore goleador non si trova tutti i giorni, se a questo si affiancano prestazioni sempre positive diventa automatico sperare che rimanga
Lombardoni: s.v
Un altro campionato di sofferenze per il talento biancoblu ancora colpito da infortuni ricorrenti
Minelli: 5,5
Di lui si parla un gran bene, rimane il fatto che tra rigori causati e incertezze qua e là davvero non si è visto tutto il suo potenziale, alla fine la sufficienza non arriva.
Saporetti: 6,5
Una garanzia, autore di qualche partita perfetta e di tante altre sopra le aspettative, conferma tutto il suo valore di giocatore umile ma davvero prezioso. Un voto che tende al mezzo punto superiore.
Vaghi: 6
La valutazione viaggia con il mezzo punto in meno, ma la modalità jolly con la quale viene impiegato toglie continuità e arrotonda per eccesso.
Bashi: s.v.
Si è visto una volta sola, ma se il buongiorno di vede dal mattino…forse avrebbe potuto giocare fin da subito
Ndrecka: 6-
Le aspettative erano ben altre, di lui è rimasta la corsa ma si è persa la qualità. L’ardore e l’impegno non bastano per andare oltre una striminzita sufficienza
Somma: 5,5
Volontà tanta, risultati pochi, non si è notato un miglioramento ma un rendimento flat. Troppo poco per la categoria.
G Renault: 6+
La stoffa c’è e la si è vista nel girone di andata, poi, troppi strappi e qualche toppa
C Renault: 6
Non si fa notare per l’eccellenza, ma nemmeno per mediocrità, un soldato diligente alle consegne.
Piran: sv
Non crediamo abbia la foto di Mister Colombo sul comodino, da capire i motivi di un flesso così clamoroso che ha portato ad una mancata considerazione totale per un nostro giovane.
Fietta: 7,5
Campionato dell’addio da incorniciare con prestazioni da centrale di difesa che hanno fatto luccicare gli occhi. Combattente nato, non ha mollato un centimetro, anche quando gli altri sembravano sotto anestesia. Un esempio per tanti altri che si sono cullati nella senioriti con prestazioni a volte imbarazanti
Bertoni : 5
Campionato da dimenticare per il metronomo di centrocampo che è andato in controtempo sia quando lo spartito era quello noto ( 5-3-2), sia quando è cambiato verso un modulo non congeniale al suo profilo.
Nicco: 5,5
La grande delusione del campionato con un voto finale che media il 5 del girone di andata con lo stiracchiato 6 di quello di ritorno. Una forma fisica trovata con difficoltà e ritardo e una mancanza di leadership nei momenti difficili del campionato quando serviva dare l’esempio ai compagni e non litigare con i tifosi.
Marano: 4
Chiamarla delusione sarebbe celebrativo vista la totale assenza dai tabellini del centrocampista big della campagna acquisti 2023/2024. Senza parole di fronte al rendimento fantasma del pur bravo giocatore ex Renate.
Ferri: 5,5
Mezza altra delusione che fa seguito al rendimento ottimo dello scorso campionato. Benino il finale di stagione, ma troppo poco per ricevere ancora offerte stile Benevento
Mallamo: 6,5
Giocatore di talento, ma fragile per il ruolo che ricopre. Serve irrobustire quel che serve per garantire un contributo più costante.
Ghioldi: s.v.
Un senza voto sufficiente per il goal e per il coraggio di essere tornato che premia una volontà di ferro.
Citterio: 6-
Lasciando perdere le aspettative di chi ha avuto il coraggio di dire che Citterio fosse l’alternativa di Pitou ( se così fosse il voto sarebbe prossimo al quattro), il giovane tigrotto ci ha sempre messa corsa e qualche colpo in zona goal che lo approssimano alla zona di sufficienza. Per frequentarla stabilmente e non sfruttare sempre l’arrotondamento per eccesso serve dare continuità
Stanzani; 6,5
I numeri parlano per lui e come sempre sono incontestabili, ma il rendimento sul lungo periodo è rivedibile. Picchi di grande performance alternati ad altri poco significativi. Il suo desiderio di cambiare aria dovrebbe aver chiuso la sua carriera bustocca.
Pitou: 7,5
Ah come gioca Pitou…direbbe Maurizio Mosca nel dopo Del Piero. Un talento puro e cristallino che si è avuto il coraggio di lasciare in panchina per troppo tempo o sostituirlo spesso come l’ultimo dei giovani. Perla di un modulo che ha portato alla salvezza creato tardivamente su misura per lui che ha fatto capire a tutti il suo valore. Le sue assenze delle ultime partite sanno tanto di protezione del capitale in vista di una partenza immediata
Castelli: 8
Ha trascinato i tigrotti verso la salvezza con tredici perle che lo lanciano nella galassia dei bomber affermati. Una maturazione lunga, pure troppo, ma che restituisce un vino d’annata ad alta gradazione. L’egoismo del tifoso lo vorrebbe confermato, ma è anche comprensibile che potrebbe volersi regalare una possibilità in una squadra con ambizioni diverse dalla salvezza si, playoff anche no.
Parker: 5,5
Un rigore sbagliato e un solo goal realizzato nel suo dopo infortunio. Finale di campionato in miglioramento, anche se la pagella piange, tanto da far rimpiangere non solo Piu, ma anche Chakir e questo la dice tutta.
Curatolo: 5+
Un arrivo invernale che poco o niente ha aggiunto alla qualità media della squadra. Qualche colpo di qualità ma estemporaneo e nessun goal non possono portare alla sufficienza piena
Mister Colombo: 5.5
La salvezza acquisita vale la sufficienza, lo status di esordiente sfuma qualche errore, la sua tigrottità lo protegge da giudizi tranchant che altri allenatori avrebbero ricevuto tra capo e collo fin da subito, ma la valutazione finale considera fatti e non opinioni. Fatti che parlano di una attesa di ben un girone prima di cambiare modulo, di panchine incredibili per i vari Pitou, Stanzani e Castelli, di mancata valorizzazione di giovani lo scorso anno in rampa di lancio e di low performance dei vari Bertoni e Marano che non possono essere trascurate in sede di valutazione. Troppa rassegnazione dimostrata in partite date perse prima di giocarle e la ricerca continua dell’”approccio giusto” alle partite senza mai trovarlo, dimostrano che il giovane allenatore deve molto crescere in ambito di carisma, standing, leadership e riconoscibilità da parte dello spogliatoio. Cinquantuno goals subiti da una squadra che ha sempre privilegiato la cura della fase difensiva e i mancati playoff apparsi largamente alla portata pesano negativamente sulla valutazione. La salvezza appare un’impresa solo per il fatto di essersi complicati la vita da soli, ma se ci si salva con una manciata di partire giocate, non si può non rammaricarsi per una posizione finale che non rispecchia minimamente la potenzialità della squadra.
Flavio Vergani