Goleada bustocca nel derby con il Novara, i tigrotti vanno in rete con la doppietta di Castelli e il quarto goal stagionale del difensore Moretti, che il cronista di Sky ha individuato come l’erede di Gatti. Una partita perfetta della Pro Patria che è apparsa lontana parente di quella precedentemente imbrigliata in un modulo mai metabolizzato che la rendeva triste, svogliata, prevedibile e senza coraggio. La nuova disposizione in campo con i “Tre dell’Ave Maria” davanti è sbarazzina, allegra, spensierata. Tre dell’ Ave Maria che visti singolarmente sembrano normali bravi ragazzi, ma che messi insieme diventano una valanga. Stanzani la gamba, corre per 90 minuti ovunque e comunque, Pitou la mente, inventa calcio, Castelli la punta che buca la difesa con chirurgica precisione. I tre girano larghi intorno alla difesa e poi, ad un certo punto, appaiono e poi scompaiono in un tourbillon di scatti, scambi , incroci e serpentine. Il risultato? Tre reti in una partita, la novità di questo campionato, ma anche dello scorso. Se ci si diverte la fatica si sente meno e caso vuole che la Pro Patria, che prima sembrava fisicamente non brillante, in queste due partite è invece apparsa con il miglior smalto. La testa è il segreto della corsa e questa squadra ha rigettato un modulo trapiantato per l’ennesima volta, per l’ennesimo anno, ma questa volta il corpo lo ha respinto, demolito e sono servite soluzioni antirigetto, fortunatamente non tardive , ma senza dubbio in ritardo. Mister Colombo ha fatto sapere che non conta il modulo, ma l’intenzione di come si affrontano le partite. Vero, ma nessuno ci convincerà mai del contrario di quanto pensiamo su questo punto, ossia che l’intenzione di questa nuova Pro Patria è conseguenza del modulo che le è stato finalmente messo a disposizione. Tutto semplice adesso? Assolutamente no, ma almeno oggi i giocatori sono tornati quelli che erano, compresi quelli entrati dalla panchina come Nicco e Marano, che non potevano essere così brutti come erano diventati.
Ticino in secco lato Novara: Il Novara, seguito da centinaia di tifosi, vive il nuovo corso ” Lo Monaco”, quello che Mourinho prese elegantemente in giro anni fa, quando disse che lui conosce solo Monaco di Baviera e Montecarlo, che ha portato rinforzi in rosa e nuovo entusiasmo. L’inizio è baldanzoso e la Pro Patria di qualche tempo fa sarebbe andata quasi sicuramente sotto, questa no.
Ticino in piena lato Busto Arsizio: si chiudono le paratia della diga dell’entusiasmo a Busto dopo che la squadra ha terminato il letargo e ultimato la metamorfosi. Il nuovo modulo diverte pubblico e giocatori che sembrano nati per il 3.4-2-1 e questo ha portato a due vittorie su due partite, cinque goal fatti e uno subito, su rigore peraltro. Giocatori erano sono tornati ad essere e chi doveva essere è finalmente tornato, la somma fa l’intero e adesso è tutta un’altra musica.
Il modulo miglior acquisto del calciomercato: La Presidente Patrizia Testa gongola, il nuovo modulo potrebbe essere il miglior acquisto del calciomercato di Gennaio, un rinforzo a costo zero che farebbe risparmiare qualche decina di euro, che vanno sempre bene in tempi di spending review.
Emozioni d’altri tempi: La curva degli ultrà bustocchi faceva impressione. Da tantissimo tempo non si vedeva una macchia così numerosa e chiassosa, una rinascita che emoziona, come emoziona la ressa vicino alla ramata dei tifosi che ringraziavano i giocatori, ultrà più spettatori per una foto d’altri tempi. Ragazzi da 10 e lode se solo continuassero a fare quello che hanno fatto oggi, ossia un tifo sano e perfetto, archiviando le macchie del recente passato che hanno pesato sulle casse societarie in maniera considerevole. Oggi il 10 e lode è meritato.
Filippo manca la doppietta e si dispera: Il nostro fotografo Filippo D’Angelo si disperava a fine primo tempo per aver mancato lo scatto sul goal di Castelli. Poco male, gli abbiamo detto, adesso attacchiamo nella porta più vicina alla tua postazione e Castelli rifarà il goal per darti modo di fotografarlo. Detto fatto, ma il clic è mancato ancora, stavolta per un capriccio dell’otturatore, ma va bene così.
L’uomo ragno: Capita che un’uscita di Rovida faccia venire i brividi freddi e sui volti appaia l’espressione del ” te lo avevo detto”. Capita che lo stesso Rovida pari l’imparabile per due volte di fila salvando la partita e subito dopo evita che il pallone tolga la ragnatela dall’incrocio dei pali con un volo d’angelo. Anche questa volta l’espressione è del ” te lo avevo detto”, ovviamente cambiano le persone, rimane il te lo avevo detto.
Serie D…Serie D…gridavano i tifosi a fine partita per salutare i tifosi del Novara e poi …tutti a casa olè. Quanto è passato dall’ultima volta? Chi lo sa, ma la certezza che adesso non sarà la prima e nemmeno l’ultima.
Flavio Vergani
PRO PATRIA-NOVARA 3-0 (1-0)
Reti: 28′ pt Castelli (PPA), 6′ st Castelli (PPA), 34′ st Moretti (PPA)
Pro Patria (3-4-2-1): Rovida; Vaghi (37′ st Piran), Saporetti, Moretti; Somma (14’st Minelli), Fietta (1′ st Nicco), Mallamo, Ndrecka; Stanzani, Pitou (26′ st Marano); Castelli (26′ st Parker). A disposizione: Mangano, Bashi, Bertoni, Citterio, Renault, Caluschi, Ferri. Allenatore: Colombo.
Novara (4-3-3): Desjardins; Boccia, Lancini, Khailoti (36′ st Bonaccorsi), Urso (14′ st Vilhjamsson); Di Munno (36′ st Ngamba), Ranieri (40′ pt Migliardi), Calcagni; D’Orazio (14′ st Scappini), Corti, Donadio. A disposizione: Boscolo Palo, Menegaldo, Prinelli, Speranza, Gerbino, Migliardi, Caradonna. Allenatore: Gattuso.
Ammoniti: Somma (PPA), Lancini (NOV)
Arbitro: Silvestri di Roma 1
Collaboratori: Carella di L’Aquila e Alessandrino di Bari
IV Ufficiale: Sassano di Padova.
