I soldi aiutano a vivere meglio? Si, ma non sempre, l’importante è la salute. Un realtà che dovrebbe consigliare determinati presidenti quando decidono di investire ( o spendere?) soldi nel calcio, senza prima preoccuparsi di avere in casa le competenze per sostenere la spesa.
Si eviterebbe che squadre come il Benevento paghino stipendi ( inclusi premi e diritti di immagine) per più di 9,5 milioni ( ossia più di ben 12 squadre di serie B) per non riuscire nemmeno ad essere in testa alla classifica. E’ una delle sorprese che esce dall’analisi di Nicola Binda, giornalista della Gazzetta dello Sport che ha fatto i conti in tasca alle società di serie C per capire chi sono i più bravi, ossia chi rende molto spendendo poco. The winner è la Giana Erminio che ultima come monte stipendi con soli 636 mila euro, viaggia in quinta posizione nel girone A. Bene anche la Virtus Verona che con 650 mila euro occupa l’ottavo posto in classifica. Delle prime top spender solo il Cesena occupa il primo posto in classifica, da suicidio quanto speso a Vicenza per occupare il settimo posto.
Menzione per il Mantova che si candida ad essere il Lecco del 2024, capolista con una spesa stipendi compresa tra 2 e 3 milioni di euro, un vero capolavoro se arrivasse la serie B
Tra i calciatori, tale Sebastien De Maio, in forza al Vicenza, sbanca la concorrenza con 400 mila euro di ingaggio.
Veniamo alle altre virtuose, ossia chi sta sotto il milione di euro che permette anche di non versare una fidejussione extra del valore del 40%. Trattasi di una soglia naturale per chi si vuole salvare. Trattasi solo di non sbagliare la campagna acquisti, requisito unico per non lasciarci la pelle. Una cifra che è stata scelta da Pro Patria, Fermana, Legnago, Pontedera, Fiorenzuola, Sestri Levante, Recanatese, Pergolettese , Virtus Verona, Giana Erminio, Fermana.
Di queste se la passano meglio della Pro Patria: il Legnago, il Pontedera, la Recanatese, la Pergolettese, la Virtus Verona, la Giana Erminio. Insomma, si può fare anche con questo budget, da capire solo una variabile che il buon Binda non cita, ossia, quanti di questi budget sono ulteriormente in diminuzione per la scelta di schierare sempre e comunque dei giovani?
Ovviamente, conterà la classifica di fine campionato, visto che la stessa Pro Patria nello scorso campionato era nei quartieri altissimi a fine girone di andata per poi precipitare in zona playout, evitandoli solo grazie a san Chakir.
Ultima riflessione, anzi domanda: Eh come mai nessun squadra del girone C è nel gruppo sotto il milione di euro?
Top spender
1 – Benevento (9.691.782 euro)
2 – Avellino (9.182.460)
3 – Spal (9.075.156)
4 – Triestina (8.793.808)
5 – Vicenza (8.345.580)
6 – Catania (7.482.976)
7 – Crotone (6.861.485)
8 – Cesena (6.720.499)
9 – Virtus Entella (6.543.268)
TRA 3 E 5 MILIONI
10 – Pescara
11 – Padova
12 – Potenza
13 – Perugia
14 – Rimini
15 – Foggia
TRA 2 E 3 MILIONI
16 – Novara
17 – Mantova
18 – Carrararese
19 – Lucchese
20 – Monopoli
21 – Monterosi
22 – Trento
23 – Cerignola
24 – Ancona
25 – Pro Vercelli
26 – Albinoleffe
TRA 1 E 2 MILIONI
27 – Gubbio
28 – Giugliano
29 – Juve Stabia
30 – Casertana
31 – Lumezzane
32 – Taranto
33 – Pineto
34 – Vis Pesaro
35 – Sorrento
36 – Renate
37 – Latina
38 – Turris
39 – Alessandria
40 – Arezzo
41 – Francavilla
42 – Arzignano
43 – Messina
44 – Torres
45 – Picerno
46 – Brindisi
47 – Pro Sesto
48 – Olbia
SOTTO IL MILIONE
49 – Pro Patria
50 – Fermana
51 – Legnago
52 – Pontedera
53 – Fiorenzuola
54 – Sestri Levante
55 – Recanatese
56 – Pergolettese
57 – Virtus Verona
58 – Giana Erminio
Non conteggiate Atalanta U23 e Juventus Next Gen
Flavio Vergani