La notizia
Le voci da Novara dicono che a fine partita Mister Colombo abbia salutato i giocatori augurandogli la salvezza. Un segnale chiaro di quello che probabilmente avverrà in giornata. Ossia, il tardivo esonero dell’allenatore.
Il commento
Ritardo sembra essere la parola che meglio descrive la realtà biancoblu: ritardo nel rinforzarsi, ritardo nel consegnare il regalo di Natale da parte della Presidente Patrizia Testa, ritardo, anzi super ritardo ingiustificabile e senza senso relativo all’esonero di Colombo. Quello che tutte le altre squadre hanno fatto subito e bene, con risultati concreti, a Busto è stato fatto tardi e male. Male perchè se il ritardo è stato dovuto ad un debito di riconoscenza verso Riccardo Colombo il rischio è che gli abbia fatto più male che bene. Male perchè il tempo giusto sarebbe stato a fine dello scorso torneo per dare al giovane allenatore un punto positivo sul suo curriculum che parlava di una salvezza tranquilla, dopo un girone infernale. Ora, invece sarà ricordato come l’allenatore che non ha vinto per quindici turni, con cinque sconfitte consecutive, due vittore finora ottenute e solo due casalinghe da febbraio 2024 ad oggi. Una macchia che non è certamente una credenziale per il suo futuro. Il profilo di Riccardo Colombo è chiaro ed era noto al mondo intero. Trattavasi di una risorsa sulla quale investire in ambito societario in ruoli diversi da quello della panchina. Colombo ha giocato in serie A partendo da Busto, su questo key point si sarebbe potuta costruire una storia da raccontare, un best case con forti tinte identificative, un testimonial dalle mille sfaccettature. Un vero e proprio patrimonio che qualsiasi agenzia di comunicazione avrebbe esaltato e tagliato su misura per gli obiettivi di una società che però nel tempo mai ha scommesso su marketing e comunicazione, perdendo la risorsa Ramella dopo averla confinata in un ruolo davvero sottodimensionato rispetto alle sue potenzialità. La comunicazione è una cosa seria ed è un asset societario, non ci si illuda di portarla avanti solo con i social, peraltro con più ombre che luci sui contenuti e sulla segmentazione dell’utenza per vivere l’ebrezza dei likes!
Il futuro
E adesso? Serve il miracolo per recuperare nove punti a chi oggi occupa la zona salvezza. La soluzione interna Fietta-Le Noci ( al netto dei famosi permessi per allenare) è un’alternativa che ci convince davvero poco. Due allenatori, anche loro ex compagni di qualcuno degli attuali tigrotti, senza esperienza e senza quella leadership che serve in questi momenti. Mancherebbe quel riconoscimento da parte della squadra di quel carisma di chi ha compiuto imprese importanti nel passato.
Rimane la soluzione Massimo Sala che molti tifosi caldeggiano. Una soluzione che nel passato ha funzionato, anche se poi l’allenatore non ha avuto escalation importanti. Certamante ha dimostrato il suo valore in quell’occasione, ma non sarebbe quell’allenatore alla Tesser che porterebbe certezze anche in ambito di riconoscibilità del ruolo ad alto livello.
Ultima, un nuovo allenatore forte, carismatico, ricco di esperienza in grado di dare una svolta alla squadrau che magari porti uno staff in grado di far correre i tigrotti per 90 minuti e non per 70 minuti. Ovviamente, serve un investimento forte che non sappiamo chi possa sostenere. La Presidente Testa o chi è nel pacco regalo di Natale, ma rischia l’asfissia? E poi, dettaglio non da poco, le soluzioni forti ambiscono ad almeno un contratto fino a 2026. Di chi sarà la Pro Patria il prossimo anno? Un aspetto futuro che pesa sul presente. Apriamo il pacco, oppure accettatiamo l’offerta del Dottore? Quando c’è nel pacco? E, quando offre il dottore?
Flavio Vergani