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 Capitombolo della Pro Patria nel turno infrasettimanale che vede i tigrotti pesantemente sconfitti dall'AlbinoLeffe.

Tre a uno per i locali il risultato finale che ringraziano i biancoblu per la prima vittoria ottenuta. Dopo il primo punto e il primo goal concessi all'Arzignano, la Pro Patria continua ad essere generosa anche con l'AlbinoLeffe che gentilmente ringrazia.

Mister Colombo fa parte della nouvelle vague degli allenatori, quelli costretti a scegliere l'undici iniziale considerando variabili dipendenti non solo dalle valutazioni tecniche. La prima determina la numerica dei giovani in campo, veri e propri produttori di reddito per le società. La seconda determinata dal famoso "turn over". Tre partite in sette giorni ai giorni nostri giustificano cambi importanti dell'undici iniziale per dosare le forze ed essere al massimo della performance. Per fortuna, ci verrebbe da dire, visto il risultato. Si rivede in campo anche il portiere Mangano, che anche se non inappuntabile in occasione del secondo goal dei locali, determina la partita più per la sua cronica sfortuna che per altri errori rilevanti. Davvero poche gioie per lui nelle ultime appaeizioni.

 Ai nostri tempi, direbbero i tifosi più senior, i numeri andavano dall'uno all'undici e giocavano sempre quelli. I giovani giocavano solo se bravi e si vedevano davvero raramente. Marchetti e Rovellini , per esempio, volati in serie A, per gli altri tanta panchina. Oggi, i numeri vanno dall'uno al novantanove e in campo ci sono tanti duemila ( e due..e tre..e quattro), che, turn over si o turn over no, con Frigerio, Bosani, Frara, Bardelli, Berra, Croci, Brusadelli non avrebbero visto nemmeno le docce degli spogliatoi.

Lasciando perdere la nostalgia dei tempi che furono, torniamo al presente. Mister Colombo aveva capito tutto prima del match, aveva avvertito che gli avversari sarebbero partiti forte, per mettere subito in ghiaccio la partita. Aveva raccomandato attenzione fin da subito e voglia di vincere i duelli. Risultato? 

Dopo 21 minuti l'AlbinoLeffe vinceva per due a zero! Poi , la reazione della Pro Patria che portava a molte occasioni da rete non concretizzate, mentre il secondo tempo era povero di soddisfazioni con la terza rete dei locali e il goal della bandiera da parte di Castelli.

Se Mister Colombo aveva capito tutto sulle intenzioni dei locali, rimane da capire come sia potuto accadere che Zoma, attaccante locale, abbia potuto determinare la partita con un goal e con scorribande, dribbling, assist e quant'altro, senza che i difensori bustocchi trovassero un modo per arginarlo. 

Con rispetto per il bravo classe 2003 della Costa d'Avorio, non c'era di fronte Cristiano Ronaldo dei tempi d'oro, per cui senza dubbio qualcosa si sarebbe potuto fare durante o forse prima del match per non offrire al giocatore quanto a lui più congeniale per mettersi in mostra.

Un vero e proprio trascinatore che ha fatto quello che ha voluto per tutta la partita, senza che fosse posto un limite alla sua intraprendenza.

Il piatto piange: quattro punti in quattro partite, sette goal subiti, con squadre di fascia bassa ( Giana, Novara, Arzignano e AlbinoLeffe). 

La solidità difensiva sulla quale si è sempre costruito il castello fa acqua e peggio dei tigrotti solo Pro Sesto e Arzignano.

Urge ritrovare le antiche certezze.

Mister Colombo ha chiaro il concetto e da sempre predica equilibrio che però al momento non si vede ancora raggiunto.

Domenica prossima, alle 14, match con la Triestina, un'occasione per dimostrare ben altra determinazione e voglia di quanto messo in campo oggi.

Flavio Vergani

ALBINOLEFFE-PRO PATRIA 3-1 (2-0)
Reti: 7′ Zoma (A), 21′ Milesi (A), 15′ st Zanini (A), 47′ st Castelli (P)
Albinoleffe (3-5-2): Marietta; Milesi, Marchetti, Borghini; Gusu, Doumbia, Genevier (28’st Brentan), Zanini (34′ st Muzio), Piccoli (17′ st Saltarelli); Arrighini (28′ st Longo), Zoma (28′ st Carletti). A disposizione: Pratelli, Moleri, Toccafondi, Angeloni, Munari, Allieri, Gatti, Agostinelli. Allenatore: Lopez.
Pro Patria (3-5-2): Mangano; Vaghi, Minelli, Moretti; Renault (33′ st Piran), Nicco (17′ st Mallamo), Bertoni (28′ st Stanzani), Citterio (28′ st Ferri), Ndrecka; Pitou (17′ st Castelli), Parker. A disposizione: Rovida, Saporetti, Bashi, Marano, Fietta, Lombardoni, Caluschi, Somma, Zanaboni. Allenatore: Colombo.
Ammoniti: Vaghi (P), Zoma (A), Marietta (A)
Arbitro: Gasperotti di Rovereto
Collaboratori: Jorgji di Albano Laziale e Lauri di Gubbio
IV Ufficiale: Menozzi di Treviso.




Cominciano le scuole, ma a  Madonna Regina son già tutti bocciati.

Infatti, domani e venerdì, parte il  13^ Torneo di Bocce che il Pro Patria Club dedica al compianto Mario Cocco, consigliere del sodalizio.

Tutti invitati a giocare o solo a tifare e poi una bella bevuta in compagnia.

Per l'occasione, la sede del Pro Patria Club rimarrà chiusa nella serata di Venerdi.

Tutti bocciati a Madonna Regina, domani e venerdì. Non fare il secchione, ti aspettiamo!!

Direttivo Pro Patria Club







 E' già tempo di campionato per la Pro Patria che oggi viaggerà verso Zanica (con  pullman di tifosi al seguito), dove, alle 18,30, incontrerà l'AlbinoLeffe dell'ex Francesco Giorno.

Per Mister Colombo l'occasione per riscattarsi dal pari interno con l'Arzignano e per doppiare la vittoria esterna di Novara.

I locali viaggiano con un solo punto in classifica, attacco con metà dei goals fatti ( due) e quattro subiti, come i tigrotti.

In casa biancoblu tornerà disponibile il metronomo di centrocampo Bertoni che potrà dare una mano ad un centrocampo dove i due nuovi Mallamo e Marano non hanno certamente brillato nelle partite finora disputate.

Possibile anche l'impiego del gioiellino Pitou, il classe 2004 ha dimostrato di essere l'unico giocatore in ruolo dotato di fantasia, capacità di vincere facilmente l'uno contro uno e ispirare la manovra offensiva.

Flavio Vergani



 ROVIDA: 6

Non sbaglia niente con le mani, tutto con i piedi

RENAULT: 7,5

Un punto in più per il goal che corona una partita positiva

MINELLI: 6

Macchinoso, ma efficace

LOMBARDONI: 6

Niente di più, niente di meno da quello chiamato a fare

MORETTI: 6

Si vede poco, buon segno

MARANO: 5,5

Impalpabile, sterile di idee e giocate, spesso fuori dalla manovra.

NDRECKA: 6

L'impegno c'è, il risultato è al minimo sindacale

MALLAMO: 5,5

Cambiare marcia fin da subito per evitare il rischio dell'oggetto non identificato

FERRI: 6

Intraprendente si, determinante no

STANZANI: 6

Si danna l'anima, ma non la danna ai difensori ospiti

CASTELLI: 6

Quello della Giana da lì l'aveva messa dentro, lui sul palo. Dettagli che fanno la differenza

DALLA PANCHINA

PIRAN: N.G.

CITTERIO: 6

Solito dinamismo e qualche idea

PITOU: 6,5

Gioca per lui, per il pubblico e per la squadra e questo diventa un limite, ma come è bello vederlo

NICCO: N.G.

PARKER: 6

Molnar è un osso duro e qualche minuto è troppo poco per prendere le misure

MISTER COLOMBO: 6

Tra infortuni e turn over ha il suo bel mal di testa, alla fine porta a casa un punto che non è da buttare via, visti gli obiettivi della squadra .


 


Le illusioni sono durate il tempo di un lampo. La prima: il ritorno in massa dei tifosi allo "Speroni". Sembrava fosse realtà, invece i posteggi introvabili e la massa di persone fuori dallo stadio erano dovuti ad un torneo giovanile disputato sui campi ricavati dall'ex piana detta Maracà. La seconda: la vittoria casalinga dei tigrotti, dopo l'infausto esordio con la Giana Erminio. Il goal di Renault non è bastato per guidare i biancoblu verso i tre punti. Gli avversari dell' ex Ivo Molnar, avevano tanti zeri da cancellare: zero punti in classifica e zero goal all'attivo, per cui sono venuti a Busto determinati e alla fine è stato uno a uno.

Mister Colombo non si è fatto mancare nulla nelle sue prime tre giornate da allenatore: una sconfitta, una vittoria e un pareggio. Provati i gusti amari, neutri e dolci, saprà cosa scegliere fin dalla prossima partita di mercoledi con l'AlbinoLeffe.

La panchina dei tigrotti è un insulto alla povertà: Bertoni, Nicco e Fietta siedono accanto a Parker. Campo aperto per il nuovo Marano che ha l'occasione per confermare le referenze arrivate dagli esperti durante il mercato. Il ragazzo fa bene per Mister Colombo, ma non convince i tifosi che si aspettavano da lui una regia ben diversa. Non è mai parso che l'ex Renate si fosse impossessato delle chiavi del centrocampo e il gioco ne ha risentito fin da subito. Ondate di agonismo alternate a buone giocate, ma senza mai rincorrere un geometrico equilibrio e una manovra articolata.

Il turn over diventa obbligatorio viste le tre partite in sette giorni e allora ecco Minelli, un lungagnone stile Boffelli ( a proposito, in bocca al lupo per un pronto rientro al nostro ex fermato da un grave infortunio), dentro Ferri a centrocampo, mentre in avanti Mister Colombo non accontenta Sandro Lupidi che da sempre dice che in casa si deve giocare con la punta di peso. Ivo Molnar prende le parti di Mister Colombo e a fine gara farà sapere che la difesa ospite ha sofferto di più la coppia Stanzani-Castelli, che dava meno punti di riferimento, piuttosto che la soluzione Parker.

L'allenatore bustocco per un attimo è ricorso anche al "lodo Scalvi", ossia la proposta sostenuta dallo speaker e conduttore di "Biancoblu" su Rete 55, con Mauro Gritti, Alessandro Bianchi e Andrea Macchi, ossia il ricorso al 3-4-2-1, soluzione in grado di dare spazio al talentuoso Pitou, penalizzato dal modulo 3-5-2. L'esperimento durava qualche manciata di minuti, poi Mister Colombo si copriva con l'ingresso di Nicco, visto che gli ospiti, dopo il pari, manifestavano intenzioni bellicose. Colombo preferiva il piuttosto al niente, rimandando il ritorno di Bertoni, ormai recuperato, ma ovviamente non al meglio.

Alla fine arrivava un pareggio che muove la classifica ma che ovviamente lascia un po' di amaro in bocca visto che in due partite interno con due squadre non trascendentali come Giana e Arzignano è arrivato solo un punto.

In sala stampa Mister Colombo faceva notare le assenze di peso, il rincorso obbligatorio al turn over, il fatto che la squadra vive di momenti e che è importante mettere mattone su mattone per costruire il futuro. Sul discorso Pitou, che è stato un po' il motivo di discussione tra i tifosi, Colombo ha fatto sapere di apprezzare molto il talento del francese, ma che anche per lui deve compiersi un processo di maturazione che lo porti ad essere meno solista e più parte del coro.

Vero, ma anche vero che il modulo della Pro Patria ha una storia da raccontare, ossia quel 3-5-2, o forse meglio chiamarlo 5-3-2 che è il mantra del Direttore Sportivo Turotti che lo chiede e lo pretende da tutti i tecnici. Un modulo che nasce per non prendere reti, prima di farne una. Ora, tre partite con quattro goal subiti e i precedenti di precampionato con clean sheet solo con l'AlbinoLeffe, mettono in discussione la scelta obbligata e apre il fronte a possibili variazioni, soprattutto casalinghe, quando la squadra potrebbe rischiare di più. Far peggio di un punto in due partite con Giana e Arzignano sembrerebbe difficile, per cui, tentare potrebbe non nuocere.

Chi invece cambia schema a vince sono gli ultrà, formazione nuova davvero performante in qualità e quantità. Bello l'effetto massa percepito e forte la voce che risuonava in uno stadio sempre più vuoto e silenzioso.

Flavio Vergani



Ivo Molnar


 Mano alle agende per non perdervi nessuna partita della Pro Patria che si terranno nei giorni più diversi e negli orari più disparati, alla faccia degli abbonati.

Pergolettese Pro Patria---> Venerdì, 29 Settembre, ore 20,45

Padova Pro Patria---> Sabato, 7 Ottobre, ore 18,30

Pro Patria Mantova--->Sabato, 14 Ottobre, ore 14.00

Renate Pro Patria--->Sabato, 21 Ottobre, 16,15

Pro Patria Trento----> Martedì, 24 Ottobre, 18,30

Pro Vercelli Pro Patria---->Sabato, 28 Ottobre, 16,15

Flavio Vergani

 Viaggiatori golosi quelli della Pro Patria che, dopo il digiuno di sabato scorso, si prendono l'intero menu a Novara apprezzandone gusto, sapori e colori.

Fabrizio Sciacco ha raccolto le impressioni sul torpedone di ritorno dal Piemonte. 

 *Sergio Magni:* A parte il primo quarto d'ora, il tempo di ingranare, poi mi sembra che sia andata via liscia. Due bei contropiedi, poi nel secondo tempo abbiamo sofferto un po' però tutto sommato una vittoria strameritata.

Migliori in campo secondo me Lombardoni, che si è riscattato alla grande dopo l'errore di domenica scorsa che ci costò il goal decisivo della Giana Erminio e poi i due bomber, Castelli e Stanzani: due goal pregevoli, veramente belli

 *Sergio Albizzati:* Secondo il mio punto di vista nel primo tempo abbiamo dominato la partita, soprattutto sulla sinistra. Nel secondo tempo ci siamo accontentati, subendo un goal che potevamo evitare ed abbiamo sofferto l'ultimo quarto d'ora.

Fra i migliori in campo metto il portiere Rovida e la coppia d'attacco Castelli/Stanzani che hanno fatto il lavoro che devono fare: i goal!

 *Maurizio Ponti:* Una grande Pro Patria, fortissima, completamente diversa da quella vista domenica scorsa contro la Giana Erminio. Finalmente abbiamo visto la squadra rendersi pericolosa sulle fasce dalle quali sono partiti numerosissimi cross. Voglio fare poi i complimenti anche al portiere Rovida.

Non so esprimere un migliore in campo in quanto tutti gli elementi scesi sul rettangolo verde hanno giocato una splendida partita.

 *Alessandro Bianchi;* Beh, primo tempo veramente grandioso, la Pro Patria ha stradominato in lungo e in largo con una prestazione encomiabile e giustissimo 0-2 al termine della prima frazione di gioco. Nella seconda frazione non abbiamo rischiato più di tanto ed anzi, quello che abbiamo rischiato è stato il goal del secolo con Lombardoni: se fosse entrata quella palla avrebbe avuto risalto a livello nazionale e con merito. Poi c'è stato un goal casuale del Novara però pochi grattacapi alla fine.

Una grande Pro, una grande gioia, bene gli esterni, bene le mezze ali ed ovviamente benissimo gli autori dei goal.

Castelli e Stanzani strepitosi, poi secondo me Nicco, Citterio e Renault sono stati decisivi. Lombardoni, infine, fuori categoria.

  *Giovanni Pellegatta (presidente Pro Patria Club):* Ho visto i ragazzi belli carichi, con molta voglia di vincere questa partita ed alla fine l'abbiamo portata a casa. I giocatori mi sono piaciuti tutti, in particolar modo Renault che non l'avevo ancora visto bene ma anche il portiere Rovida oggi ha salvato un bel goal perché era un bel tiro ed ha fatto una bella uscita. Fino alla fine abbiamo lottato e ce l'abbiamo fatta e ce l'abbiamo meritata. Il tutto nonostante un goal annullato per un fuorigioco molto dubbio, un rigore forse negato ed una traversa presa nel secondo tempo. Avanti cosí! Poi vincere col Novara la soddisfazione raddoppia.

Migliori in campo Stanzani davanti e Citterio a centrocampo.

 

*Daniele De Grandis:* Ndrecka migliore in campo e partita dominata da parte nostra.



Chissà se se ne è andato con la gioia nel cuore per la vittoria della sua Pro Patria a Novara. Speriamo di si, un ultimo regalo per una grande passione per i colori biancoblu.

Eugenio Formenti, detto Genny, è andato avanti all'età di 94 anni.

I funerali saranno celebrati a Sacconago, giovedì, alle 9,30.

Ai famigliari le più sentite condoglianze del Presidente e del Consiglio del Pro Patria Club

Direttivo Pro Patria Club

 Che errore mettere sulle maglie del Novara la parola "Gorgonzola". E' stato come far vedere il rosso al toro.

Gorgonzola ha richiamato ai tigrotti la Giana Erminio, ossia la squadra di Gorgonzola che aveva reso indigesto l'esordio di Mister Colombo allo "Speroni".

Detto e fatto, la vendetta sportiva per via indiretta si è concretizzata al "Piola", dove i gemelli del goal Stanzani e Castelli hanno reso pan per focaccia ai padroni di casa.

Potenza del nome dello sponsor che ha stimolato i biancoblu( in rosso nell'occasione), ma anche di Mister Colombo che ha imparato in fretta la lezione del campo della settimana precedente.

Dentro Renault e Citterio, fuori Marano e Piran, con restituzione a Nicco della sua posizione di sempre.

I primi due hanno restituito una buona prestazione, mentre Nicco ha ritrovato le coordinate della sua posizione migliorando la performance, rimasta comunque confinata nella sufficienza. Per lui, parla la tabella del match analyst che alla voce palle perse restituisce un numero ancora troppo alto.

Il portiere Rovida risponde alle velate critiche giunte dopo il match della scorsa settimana con i fatti, Lombardoni non è il solito, ma nemmeno quello di sabato scorso, il Novara non è trascendentale, la somma basta per ottenere un risultato super importante per la classifica, ma soprattutto per la testa ( mentre la Testa riceve il regalo di compleanno). Vincere aiuta a vincere e questo è quello che conta, anche se la prestazione della Pro Patria poteva complicarsi dopo che il Novara aveva accorciato le distanze e costretto i tigrotti ad un finale ansioso. Un limite non aver chiuso la partita con tutte quelle occasioni da rete avute e con metà campo non presidiato dagli avversari per quasi tutto il secondo tempo.

La coppia Stanzani e Castelli appare perfetta per giocare in trasferta, quando le ripartenze sono del tutto possibili e frequenti, meno in casa, dove una punta centrale di peso è utile per scardinare le difese arroccate.

Queste due partite sembrano confermare la tesi.

Il popolo tigrotto accorso in massa a Novara si gode il primo successo stagionale in casa del sempre ostico Novara, anche se davvero appare poca cosa la squadra piemontese, e aspetta la cenerentola Arzignano che arriverà a Busto la prossima domenica, alle 16,15. Un assist per dare un colpo di coda alla classifica e incanalare la stagione nel verso giusto

Flavio Vergani



 





  L'amico Massimo di Arezzo ha passione infinita e una generosità che spiazza. Dopo le sciarpe, le cronistorie scritte a mano della Pro Patria e della Roma, dopo il libro che celebrava la promozione degli amaranto, è riuscito ancora una volta a stupire con l'invio di una sorpresa dal valore unico.

Il libro "100 Anni di Amaranto" edito dal Museo Amaranto, è qualcosa di unico e spettacolare.

Quasi 500 pagine in carta lucida e formato grande che raccontano una storia lunga un secolo con foto d'epoca fino alle foto della recente promozione.

Un viaggio che racconta di stadi pieni, giocatori poi diventati noti, momenti tristi e gioie infinite. Un capolavoro che con orgoglio possediamo grazie a Massimo, tifoso dell'Arezzo ormai gemellato con i tifosi di Busto.

Leggeremo con calma il libro, distillandone ogni emozione. Per ora, complimenti a chi lo ha pensato e realizzato e, ovviamente, a chi ce lo ha regalato.

Grazie di cuore.

Flavio Vergani








Fasciarsi la testa alla prima di campionato sarebbe, oltre che sbagliato, anche un suicidio. L'esordio non è stato indimenticabile quello si, di fronte non c'era una squadrone, anche questo si, ma occorre essere lucidi nell'analisi del post partita e sposare l'ottimismo.

Se è vero che la Pro Patria non è praticamente scesa in campo nel primo tempo, è anche vero che quando lo ha fatto, ossia nel secondo tempo, si è trovato il pareggio. Un errore clamoroso di Lombardoni ha regalato la vittoria agli ospiti, ma chi non sbaglia?

Alla fine, i numeri dicono che la Giana ha segnato due reti su due tiri in porta, tra l'altro favoriti da errori difensivi biancoblu e non da pregevoli azioni di qualità. Nonostante l'assenza ingiustificata dei tigrotti non c'è stato il tiro a segno e nemmeno è servito il pallottoliere.

Che poi gli errori decidano le partite è vero ed è grave che accadano, ma in sede di analisi occorre specificare la portata della sconfitta per non buttare via il bambino con l'acqua sporca.

Il bicchiere mezzo pieno è determinato anche dalle indicazioni che fanno seguito alla partita e che tracciano alcune realtà. Mister Colombo ha giustamente sottolineato che la Pro Patria del primo tempo ha perso tutti i duelli e che se non li vinci è impossibile pensare di portare a casa la vittoria. Utilizzando lo stesso criterio si può dire che tra i tigrotti qualcuno ha vinto il duello e altri no. Per esempio, Pitou ha vinto il duello con Mallamo, Renault ha vinto il duello con Piran, Parker ha vinto il duello con Castelli. Nicco ha perso il duello con sè stesso, ossia con quel giocatore che conosciamo da sempre e che non si è presentato in campo nelle solite condizioni nella gara di sabato scorso.  Identico discorso per Ndreka apparso la fotocopia sbiadita di quello ammirato nella prima parte dello scorso campionato. La sua curva discendente risale al girone di ritorno e ha toccato il minimo nella gara scora.

 E' tempo di riprendere il trend positivo, unico modo per aspirare al salto di categoria da lui atteso e forse troppo frettolosamente ritenuto acquisito. Servono lacrime, sangue e sudore per la cadetteria, non qualche partita a mille e altre a metà di mille

Discorso sempre valido per Lombardoni che ha perso la bussola come mai accaduto nelle sue prestazioni a Busto. Da qui, il bicchiere si riempie, nel senso che stiamo parlando di valori certi della squadra, di qualità percepita e certificata negli scorsi anni. Qualità che non può essere evaporata e che presto tornerà a fare la differenza.

L'unico dubbio che rimane e permane è la rinuncia ad una punta di peso che possa supportare un Parker al rientro dopo l'infortunio. Castelli è troppo solo là davanti, Stanzani è un raccordatore, più che una punta e per scardinare le difese organizzate a volte serve la prestanza fisica, la capacità di salto sui palloni alti, la capacità di fare da boa per gli esterni. Qualità che il solo Parker sembra avere e questo potrebbe essere un problema sul lungo periodo.

Indicazioni preziose per la prossima gara di campionato che sarà in quel di Novara. Una partita mai semplice, in un campo caldo, ma certamente alla portata dei tigrotti che potrebbero recuperare qualche giocatore importante.

Per cui, bicchiere mezzo pieno da riempire con una prestazione diversa da quella scorsa, soprattutto sotto il punto di vista caratteriale. 

Flavio Vergani 

 Dura la vita per tutti in serie C, anche per le presunte corazzate che partono timide nella prima giornata del torneo.

Non va oltre il pareggio a reti bianche il Vicenza che impatta con l'Albinoleffe di Giorno, ex Pro Patria.

Perde in casa col Trento la Triestina, che inizia l'anno con un'altra delusione, dopo il campionato dello scorso anno da brividi.

Il Lumezzane di Kolaj crolla  Vercelli e perde per quattro a uno, mentre la rivelazione dello scorso anno, ossia la Pro Sesto, cade per cinque a due a Crema con la Pergolettese di Alessandro Piu.

Scialbo zero a zero nel derby piemontese tra Alessandria e Novara, prossima avversaria dei tigrotti apparsa davvero poca cosa.

Renate corsaro a Fiorenzuola con vittoria di misura, mentre la favorita d'eccellenza per la promozione, ossia il Mantova di Giacomelli e Galuppini pareggia col Padova per uno a uno. Nelle gare di sabato esordio amaro per l'Atalanta U23 che perde per due a tre in casa con la Virtus Verona che potrebbe essere una sorpresa del campionato, mentre il Legnago ha steso l'Arzignano per quattro a zero.

Flavio Vergani

 Aveva 91 anni e fino alla fine ha tifato Pro Patria, anche venendo nella nostra sede per seguire i tigrotti in televisione. Marino Mischiatti è volato in cielo con la sciarpa biancoblu al collo e la bandiera in mano. La sventolerà da lassú, dove il cielo è biancoblu. I funerali si celebreranno giovedì, alle 9,30, nella chiesa di Sacconago.

Alla famiglia le più sentite condoglianze del Pro Patria Club. 

DIRETTIVO PRO PATRIA CLUB


 

Esordio negativo contro una squadra semplicemente organizzata e scolasticamente ordinata con caratteristiche di corsa superiori ai nostri ragazzi che hanno palesato parecchi limiti in termini di mobilità e precisione negli scambi, sembrati molto improvvisati e senza logica di una geometria rimasta argomento sconosciuto durante l'intero incontro.

Quasi inspiegabile in alcuni momenti la sensazione che i nostri centrocampisti, deputati alla distribuzione della palla in fase di costruzione, non avessero l'idea di fornire passaggi determinanti per creare pericoli alla difesa avversaria, limitandosi a scambi scontati in orizzontale o sotto pressione ritornare la sfera alla terna di difesa.

Ovviamente tale atteggiamento ha limitato decisamente fasi critiche agli ospiti che si sono limitati ad alzare il baricentro della squadra per impedire al nostro centrocampo una gestione tranquilla del pallone.

Ritornando ad espressioni spesso ricorrenti nella analisi degli incontri di questo sport gli episodi fanno spesso la differenza e, nel nostro caso, le due reti avversarie sono derivate in un caso da una palla inattiva deviata in modo determinante dalla barriera schierata con parziale responsabilità, a mio avviso, anche del nostro estremo difensore con tentativo di tuffo in ritardo e forse non tecnicamente ineccepibile e successivamente errore da matita blu della nostra difesa che forniva una autentica autostrada senza ostacoli alla punta avversaria, abile ad eludere il tentativo di opposizione da parte del nostro portiere apparso quasi rassegnato di fronte ad un evento ineluttabile e senza proporre neppure un tentativo di chiudere parte dello specchio della porta per rendere più complicata la realizzazione della rete che avrebbe deciso il risultato finale.

Non é certamente il momento di fare processi ad allenatore e squadra : tuttavia ni deve essere consentito fare alcune osservazioni derivanti da situazioni che hanno colpito la mia attenzione e che mi hanno sollevato qualche dubbio su schieramento proposto (vedi correzioni apportate nel corso del secondo tempo) e personalità non dimostrate da alcuni elementi.

Da consolidata verifica storica, in relazione alla formazione di una squadra, sono stati sempre rilevanti alcuni ruoli che costituiscono elementi di ordine, equilibrio e sicurezza per tutto l'organico, rivelatisi non presenti in occasione della prestazione negativa di inizio campionato.

L'estremo difensore per definizione deve essere uno degli elementi carismatici dell'organico, dispensando certezze e voci che non ho percepito dal nostro giovane rappresentante, timida presenza e rivedibile attore  sia tra i pali sia per un uso alcune volte improvvido dei piedi ed immediatamente é scattato quasi inconsciamente il confronto con il passato recente (Caprile e Del Favero) che ci aveva abituato a prestazioni diverse di assoluto spessore.

Di conseguenza le incertezze in questo ruolo costituiscono una cassa di risonanza negativa per il reparto di difesa che non ha la serenità mentale per potersi affidare in caso di difficoltà al nostro numero 1.

Inoltre, nel novero dei centrocampisti di ogni squadra la storia quasi impone che esista quello che, in simbiosi con il difensore più esperto, garantisce la distribuzione della palla in modo razionale, trovando sempre l'elemento più adatto nella circostanza, assistito certamente dai movimenti senza palla dei compagni.

Con la Giana si è riscontrato l'assenza di tale ruolo dove il centrocampo ha ruminato calcio senza fantasia e senza fornire alla punte alcuna assistenza per produrre pericoli in fase offensiva.

Non posso, in ultima analisi, non elevare moderata critica sia alle scelte di partenza del nostro responsabile tecnico, che forse sta pagando la situazione del noviziato del ruolo nel quale non ci si cala solo perché reduce dal corso di Coverciano, ma anche dall'atteggiamento troppo silenzioso e quasi passivo di fronte alle evidenti difficoltà palesate durante alcune fasi di gioco, che avrebbero richiesto operatività e decisioni più immediate e con diversa autorità.

Il nostro mister deve dimenticare al più presto di essere stato, fino a pochi mesi orsono, compagno di squadra di alcuni elementi ancora in campo e di conseguenza assumere il ruolo a lui affidato, al di fuori di consolidate amicizie maturate nel tempo e ponendosi talvolta anche in posizione scomoda sostituendo componenti e modificando lo schieramento secondo le esigenze dettate dallo sviluppo dell'incontro.

Spesso la severità di giudizio non é solo fine a se stessa ma nasconde un profondo amore per la propria squadra che vorrei si esprimesse sempre in modo convincente e gratificante a i nostri occhi.

Lascia certamente l'amaro in bocca tornare a casa con la delusione e la convinzione che quanto vissuto durante il pomeriggio non sia da ascrivere al riconoscimento indiscusso di una migliore qualità tecnica degli avversari ma solamente un risultato maturato a seguito di scelte e prestazioni non il linea con le attese.

Non resta quindi che rivolgere l'attenzione immediata al prossimo derby del Ticino, occasione importante oggi ancora di più per dimostrare il nostro vero spessore e dimenticare l'incidente di percorso che deve essere rubricato al più presto come episodio non fortunato e forse anche utile alla crescita mentale nel lungo percorso che ci attende in questo impegnativo campionato.

Gli esami proseguono e quindi ragazzi vediamo di meritare il massimo dei voti!!

Sandro Lupidi


 

Scrive Sofia Ghioldi nella sezione commenti di un post pubblicato sulla pagina Facebook della Pro Patria: “Tra un campionato e l’altro una pulitina alle sedie dei distinti no? Tutte polverose e piene di escrementi dei volatili, non certo una bella presentazione”. Molti altri tifosi si sono lamentati perché ancora non è udibile la voce dello speaker nel settore distinti coperti. Problema che si trascina da anni. Altri tifosi hanno fatto presente che non c’era la possibilità di acquistare l’acqua minerale, visto che il bar era chiuso. A questo, si somma il fatto che i led-wall panels. con la pubblicità sono rimasti spenti, non sfruttando la grande visibilità offerta dalla diretta Sky.

 Qualcuno dice che non fosse funzionante il wifi, altri che non sono stati aggiornati con presenza obsoleta del main sponsor di maglia e dello sponsor tecnico dello scorso anno, con conseguente impossibilità di trasmettere gli spot.

Comunque sia, l’occasione è stata persa.

A questo, si sommi un sistema di pagamento bancomat zoppicante da sempre, che rende difficile pagare gli abbonamenti. Ora, non sappiamo chi debba fare che cosa. Probabilmente non è la società a capo di tutti queste azioni necessarie, ma al cliente, chiamasi tifoso, questo poco importa. Quello che rileva è una bassa qualità dell’offerta, uno scarso “caring, peraltro recidivo, visto che i problemi si ripetono costantemente senza che si arrivi ad una soluzione in grado di risolvere i problemi a regalargli quel minimo che pretende a fronte del pagamento di un biglietto.

 Giustificare quanto rilevato dicendo che la colpa è di altri, non risolve il problema. La percezione rimane ed è davvero grave che non esista un minimo di preoccupazione per questo.

Sono passati mesi dall’ultima giornata del campionato scorso, c’era tempo per tutti per risolvere problemi logistici che non sembrano così difficili da risolvere, ammesso che ci sia la volontà di risolverli. Un impianto audio, per esempio, costa qualche centinaia di euro, girare e orientare le trombe verso i distinti ancora meno. Possibile che una città di 80 mila abitanti si perda di fronte a tali problemi?

Non hanno torto i molti tifosi che hanno fatto presente che, non conoscendo i nuovi giocatori, necessitavano di ascoltare la formazione dallo speaker, invece hanno assistito alla gara senza nemmeno conoscere i nomi dei giocatori in campo. A parte le scritte sulle maglie, molto visibili e che un po’ diluiscono la delusione per una maglia non indimenticabile.

Hospitality deve essere a 360 gradi e contemplare non solo i clienti Vip. Giusto e ammirevole la merenda e il prosecco gratis serviti nella mutevole location del sotto tribuna , che nel tempo muta da sottoscala a museo e quindi a refreshment area, ma almeno la possibilità di bere un bicchiere d’acqua ( pagando) e ascoltare la voce dello speaker dovrebbero essere compresi nel biglietto.

I tifosi sono già pochi, sempre meno, vista la recente e ufficiale abbandono della mitica “Cinzia” e consorte che ha fatto sapere di aver abbandonato il suo seggiolino che da sempre occupavano per motivi che chi viene allo stadio sa, se poi non si mostra attenzione nei loro confronti con il minimo di attenzione, il rischio di emorragia diventa concreto.

 Come sempre, è possibile commentare nell’apposita sezione della nostra pagina Facebook sul Tigrottino. Così leggono tutti, bravi e cattivi, belli e brutti.

Flavio Vergani

 


ROVIDA: 6-

Colpa sua la sconfitta? No. Ha trasmesso sicurezza? Nemmeno. 

VAGHI: 6-

Il migliore del primo tempo, ma non ci voleva molto.

LOMBARDONI: 5-

Due errori clamorosi di impostazione e tutti i duelli persi con Fumagalli. Esordio da dimenticare

MORETTI: 5,5

Naufrago del reparto colato a picco fin da subito

PIRAN: 5 

Se fai l'esterno e non spingi, non rischi e non incidi, la sufficienza diventa una chimera

NICCO: 5-

Spostato dal centro destra al centro sinistra potrebbe essere una giustificazione, ma il resto no. Appare fuori forma atletica e mentale

MALLAMO: 5

Doveva essere quello che non è stato, diamogli tempo, ma quello del primo tempo lascia davver senza parole

MARANO: 5,5

La qualità è indiscutibile, la partita di oggi discutibilissima.

NDRECKA: 5+

Primo tempo indisponente quanto ad approccio e a scarsa concentrazione con errori banali e poca voglia di gettare il cuore oltre l'ostacolo. Così non va bene.

STANZANI: 6,5

Chi segna ha sempre ragione e si prende un punto in più

CASTELLI 5

Difficile la vita dell'attaccante con un centrocampo sotto anestesia, ma il risultato è quello che è.

ZANABONI: N.g

RENAULT: 6

Ottimo approccio del nuovo arrivato apparso con un buon standing fisico, ottima corsa e discreta tecnica. Sarà senza dubbio un punto di forza futuro.

PARKER: 6

Unico nel suo genere, indispensabile in una squadra come la Pro Patria , paga la ridotta autonomia fisica, ma il futuro è suo

PITOU: 6

Unico fantasista della squadra, unico che sa saltare l'uomo, ragazzo di tecnica e fantasia sacrificato da uno schema e da scelte che potrebbero essere riviste.

CITTERIO: 5

Occasione per diventare l'eroe di giornata, sarà per un'altra volta.

MISTER COLOMBO : 5

Probabilmente la formazione inziale era figlia di valutazioni legate alle condizioni fisiche dei giocatori, ma partite come queste richiedono coraggio e meno timidezza. L'approccio del primo tempo non rispecchia quello che lui è sempre stato in campo, ossia un determinato, grintoso, generoso e mai arrendevole guerriero. Tradito da troppi punti fermi della squadra, qualcuno dei quali ha perso il ruolo di punto, rimanendo solo fermo.

Flavio Vergani







 

 Parte male il campionato dei tigrotti battuti a domicilio dalla neopromossa Giana Erminio

ORARIO DI INIZIO POSTICIPATO?

Forse ci si è dimenticati di comunicare l'orario di inizio della partita ai giocatori della Pro Patria, che alle 16,15 non sono praticamente scesi in campo. Un primo tempo senza mordente, grinta, voglia di aggredire gli avversari condito da errori banali e scarso dinamismo. Solo nel secondo tempo la squadra si è scossa e, anche grazie agli innesti di alcuni giocatori dalla panchina, primi fra tutti Renault, Parker e Pitou, la Pro Patria ha pareggiato la partita con Stanzani, per poi regalarla agli avversari con un errore clamoroso di Lombardoni che ha aperto la porta a Fall.

SENATORI DOVE SIETE?

La curiosità dei 680 spettatori era di determinare il valore dei nuovi arrivati, certi della qualità dei confermati. Invece, la delusione è stata grande nel vedere due errori clamorosi di impostazione di Lombardoni che hanno regalato due goal agli ospiti, un Nicco appesantito in tutti i sensi e lontano anni luce dal giocatore conosciuto nel passato e un Ndreka apparso svogliato, senza il fuoco dentro dello scorso anno e senza quella grinta che lo aveva caratterizzato nel girone di andata dello scorso anno. La mancata partenza probabilmente è stata una delusione per lui, ma questo non giustifica una prestazione così incolore.

Piran, dato in forma e pronto a giocarsi le sue carte come titolare è stato deludente, meglio Renault entrato nel secondo tempo, mentre Mallomo e Marano, dati come stelle del nuovo centrocampo non si sono mai accesi. Facile capire che senza le certezze del passato e senza contributo dei nuovi, per la Giana Erminio non è stato difficile sbancare meritatamente lo "Speroni".

VINCE CHI SEGNA

A fine partita, Mister Colombo non si spiegava il motivo per il quale i tigrotti avessero approcciato in modo così timido il match, dopo una settimana di ottimo lavoro. Per lui, sarà importante dare fiducia e carica a un gruppo che ancora attende qualche nuovo arrivato. Certo è che oggi si è vista l'equazione perfetta del calcio di serie C: poche occasioni da rete per tutti e chi segna vince. Due tiri in porta e due reti per gli ospiti, due tiri in porta, o quasi , della Pro Patria e un goal, visto che Citterio ha mancato il tiro del pareggio. Diventa sempre più importante disporre di attaccanti in grado di sfruttare l'attimo e di tenere alta la squadra. La Pro Patria, perso Piu. ha solo Parker, che quando è entrato ha dato fastidio ai difensori. La coppia Stanzani- Castelli, per caratteristiche non appare in grado di pungere sotto porta. E' vero che il modulo 5-3-2 determina alcune scelte obbligate, ma visto l'organico e il tipo di assortimento di attaccanti non sarebbe uno scandalo pensare ad alternative ( ad esempio Pitou). La rinuncia ad sostituto ideale di Parker è un rischio che appare non di poco conto, soprattutto quando la gara richiede un certo di approccio.

NON SI SENTE 

Campionato nuovo, vecchi problemi. L'altoparlante continua a non esser udibile nei distinti centrali. Si sta cadendo nel ridicolo. L'impianto nuovo costerebbe intorno ai 500 euro, oppure, sarebbe necessario girare qualche tromba verso il settore distinti. Niente da fare, ormai è anni che nessuno risolve il problema, quasi fosse il cubo di Rubik. 

NON SI BEVE

Curva chiusa per squalifica e quindi bar chiuso. Alternative per chi era nei distinti? Nessuna. Agli ospiti servite bevande, ai nostri rimane la sete. Oggi faceva caldo e chi ha reclamato non aveva torto. 

NON SI MASCOTTA

Assente ingiustificata o giustificata la mascotte della Pro Patria? Ormai era diventata un'abitudine e non vederla ha fatto nascere la domanda di qualcuno. Ancora in ferie?

Flavio Vergani


PRO PATRIA-GIANA ERMINIO 1-2 (0-1)

Reti: 23′ pt Fumagalli T. (G), 10′ st Stanzani (P), 22′ st Fall (G)

Pro Patria (3-5-2): Rovida; Vaghi, Lombardoni (41′ st Zanaboni), Moretti; Piran (25′ st Renault), Nicco (25′ st Pitou), Mallamo, Marano (16′ st Citterio), Ndrecka; Stanzani, Castelli (25′ st Parker). A disposizione: Mangano, Bongini, Bashi, Minelli, Caluschi, Ferri. Allenatore: Colombo.

Giana Erminio (3-5-2): Zacchi; Previtali, Ferrante, Minotti; Lamesta (42′ st Piazza), Franzoni, Marotta, Pinto (25′ st Ballabio), Groppelli; Fumagalli T. (42′ st Barzotti), Verde (20′ st Fall). A disposizione: Magni, Fumagalli G., Perna, Francolini, Messaggi, Gotti. Allenatore: Chiappella.

Arbitro: Vingo di Pisa
Collaboratori: Cardona di Catania e Bartoluccio di Vibo Valentia
IV Ufficiale: Teghille di Collegno

 Mentre tarscorrono le ultime ore di calciomercato con l'assalto a Davide Ferri da parte del Benevento di Mister Andreoletti, la Pro Patria dà i numeri ufficiali della stagione. Peccato che Renault non abbia preso il 5.

La nostra personalissima terna? La giochiamo: 7-8-21

Portieri 

1 Rovida

12 Mangano

22 Bongini

Difensori

5 Bashi

19 Lombardoni

21 Minelli

6 Moretti

4 Saporetti

2 Vaghi

Centrocampisti

14 Bertoni

24 Caluschi

17 Citterio

25 Ferri

16 Fietta

31 Mallamo

8 Marano

3 Ndrecka

10 Nicco

18 Piran

20 Renault

28 Somma

Attaccanti

30 Castelli

9 Parker

11 Pitou

7 Stanzani

29 Zanaboni

Flavio Vergani

 



Dopo la sosta più lunga di sempre, domenica sará campionato. Alle 16,15, con la Giana Erminio, i tigrotti torneranno a calcare il prato dello "Speroni".

Torneranno i pomeriggi densi di soddisfazione, delusione, speranze e rammarichi. Torneranno i pomeriggi vissuti al fianco di amici da sempre, gente con una passione forte che accomuna anche quando i pareri dividono.

Tornerà la magia dell'emozione forte di un goal, torneranno i silenzi dei goal incassati, torneranno le ansie per quei minuti finali che non passano mai quando si vince e si vaporizzano quando si perde.

Tutto questo tornerà per pochi, non per molti. Non perchè esista una selezione, ma solo perchè la città di Busto e dintorni ha deciso da molto, quasi da sempre, di rinunciare a questo spettacolo, ritenendolo superato, non competitivo con altre proposte, troppo low profile per una città che si specchia negli eventi culturali top level dove i protagonisti vengono da fuori città, non hanno identità,  il "Folla" direbbe che non hanno nemmeno mentalità, ma per i quali si stendono red carpet, si improvvisano standing ovation, ci si sente "in" solo per il fatto di esserci, di avere in tasca un invito Vip.

La città vive tra l'indifferenza per la Pro Patria e lo snobbismo borghese di chi si sentirebbe dequalificato nel condividere la frequentazione dello stadio. Lo si percepisce quando si parla con l'occasionale bustocco medio che, guardandoti dall'alto in basso, sorride con il ghigno beffardo di chi sta considerando inferiore chi ancora passa il suo tempo festivo a seguire una nobile decaduta.

La conseguenza è devastante, viene a mancare quel passaggio di consegne tra le generazioni, si cancella la transizione delle tradizioni e dei valori portanti della città, dei quali la Pro Patria è sempre stata un principale asset. Non solo si decide di non frequentare lo stadio, ma si raddoppia il danno non proteggendo l'eventuale opportunità per altri di scegliere i biancoblu, cercando di dequalificare la scelta come poco "cool", retrograda, insomma, un po' sfigata.

Frequentare lo stadio non è sinonimo di vedere una partita. La si vede anche in televisione, quest'anno persino in alta definizione. Una passione non fa rima con televisione. Se non si coglie questa differenza, difficile pensare che si possa risolvere la situazione con biglietti scontati o offerte speciali.

Questi avvicinano, ma non legano se l'ecosistema non concorre in modo globale nel sostenere il progetto.

Un progetto che deve sostenere una squadra di calcio che affonda le sue radici nella storia della città, che, quando è fiorita, ha fatto giungere la bellezza dei suoi colori e il profumo della sua anima in tutta Italia, diventando l'orgoglio dei suoi tifosi.

Un progetto che deve essere sostenuto a livello culturale per farlo percepire come "top"anche da chi oggi ha la puzza sotto il naso e preferisce i tennis club o i golf club, sentendosi protagonista per un pomeriggio e mettendosi in tasca il titolo da esibire durante l'aperitivo serale in centro città.

Vuoi mettere quanto fa figo dire che hai giocato a golf tutto il pomeriggio piuttosto che dire che hai visto Pro Patria Giana Erminio?

In questa società dell'effimero, del virtuale, della ricchezza ostentata, anche quando rateizzata, noleggiata o in leasing, serve il coraggio di diventare trend setter solidi, proponendo ai giovani alternative ri-brandizzate che possano essere viste come novità degne di essere sdoganate dalle ragnatele stese da chi sta soffocando la reputation dei biancoblu.

Un progetto che è lì a portata di mano, grazie a Emanuele Gambertoglio, che ha scalato l'Everest con le infradito per seminare il verbo della Pro Patria. Gravissimo che la città non abbia colto al volo tale generosità e disponibilità per fare rump-up, sostenendolo con adeguate iniziative. Facile applaudire quello che fanno gli altri, senza mettersi in gioco per dargli una mano.

Busto le pensa tutte per colorare il centro città con musica, spettacoli, teatro e cabaret, ma, chissà perchè, non esiste una serata biancoblu di rappresentanza che colori le piazze, i negozi, la fontana di Piazza Garibaldi, con i colori della Pro Patria. 

 Certamente i risultati aiutano nel rendere più facile l'innamoramento verso una passione. La Pro Patria ha un patrimonio dell'umanità che si chiama Sandro Turotti.

L'uomo giusto, col budget sbagliato. Pensate a cosa ha saputo fare con uno dei più bassi budget della categoria. Salvezze facili e play off garantiti. Giovani lanciati in serie A, giocatori risorti da negative esperienze passate. Se la città si decidesse ad aggiungere qualcosa a quello che già c'è, si potrebbe regalare a questa generazione al tramonto la soddisfazione di una promozione.

Amici del golf , del tennis club e degli aperitivi in via Milano, pensate che figo sarebbe dire che nel pomeriggio avete visto Pro Patria Sampdoria.

Flavio Vergani





 Alessandro Minelli, classe 1999, difensore, arriva a Busto con la formula del prestito. La casa madre Juventus ha deciso di rilasciare il talento che ha già assaggiato la serie B con il Trapani e del Cosenza. Lo scorso anno era a Francavilla con 27 presenze e un goal. 

Flavio Vergani



 I toni sono trionfalistici, ma rimane da capire il motivo.

Sembrerebbe che il gioco valga la candela, visto che nessuno obietta e tutti sono felici, tanto da accettare orgogliosamente l'invito alla convention di presentazione.

Non vola una mosca, nessuno obietta, tutti esultano.

Due indizi fanno una prova, a Busto di indizi ne abbiamo una cesta fin dai tempi non sospetti. Per cui, sembrerebbe ufficiale e attivo il progetto di deforestazione degli stadi. In sintesi, se il gioco vale la candela, la rinuncia agli spettatori in cambio dei diritti televisivi è strada percorribile.

Per cui, tutti felici e contenti, tranne i nostalgici, pochi, brutti, cattivi e pure rompipalle. Ma, di questi, chissenefrega?

La serie C si chiamerà "Now", mentre Sky trasmetterà in alta definizione 1143 partite in esclusiva e 48 in co-esclusiva( termine raccapricciante, ma cosa si inventano i markettari pur di non far capire quello che non si potrebbe dire)

Pensate che ben 13 milioni di persone saranno coinvolte, 18 regioni, 60 piazze. Ampia copertura per la serie C su Sky Sport 24, immagini e approfondimenti non mancheranno. Non mancherà nemmeno la scritta "Now" sulle maglie dei calciatori.

Un focus mai visto verso la serie C, da sempre cenerentola delle categorie professionistiche.

Due conti della serva: per i non abbonati Sky si abboneranno a  45 euro al mese ( anche meno) e vedranno dalla serie A alla serie C. Sottratto l'abbonamento alla Pro Patria ( 150 euro minimo), il costo/ mese scende a 32 euro. Grasso che cola per Sky grazie ai nuovi abbonanti.

Per i già abbonati Sky: oggi pagano 45 euro e non vedono la serie C, domani la vedranno pagando sempre 45 euro e risparmiando 150 euro di abbonamento alla Pro Patria ( per le tribune il saving decolla). Un colpaccio!

Non è la stessa cosa vedere la partita in televisione? Sicuramente è così, ma allora perchè tutto questo trionfalismo? 

Forse perchè ci guadagnano le società? Benissimo allora, doppia felicità per tutti, anche questa volta il tifoso sarà felice di contribuire al bene societario, senza perdere nulla. Vedrà la partita sul divano e non sugli spalti e magari si potrà chiudere qualche settore dello stadio, con ulteriore risparmio per i costi degli stewards. La corsa ai like è aperta, fatevi sotto!

Finalmente gli sponsor bustocchi troveranno un motivo per mettere il loro logo sugli sliders digitali. Lo vedranno 13 milioni di persone, 18 regioni e 60 piazze, non i soliti quattro sfigati.

Sotto trovate le dichiarazione di Matteo Marani, presidente della Lega Pro e di Foglia, senior director di Now. I grassetti e le sottolineature sono nostre, per evidenziare l'entusiasmo e il trasporto di questo accordo biennale. Che poi, Foglia affermi che la serie C è il campionato giovanile più importante d'Italia lascia molto perplessi e anche un po' sorpresi. Che la componente giovani sia una conditio sine qua non per far quadrare il bilancio delle società ci sta, ma che questo sia sinonimo di spettacolarità questo proprio no. Il dubbio che non abbia mai visto una partita infarcita di under appare del tutto fondato e speriamo non sia troppo tardi vederne una adesso.

Insomma, la botte è piena e la moglie ubriaca. A meno di prova contraria, difficile da ipotizzare, visto che se nessuno banfa per un progetto che sulla carta sembrerebbe contro i ricavi delle società.

Appare chiaro e scontato che questo progetto sia profittevole per le stesse. E allora...avanti così, poi però evitiamo il pianto greco degli spalti vuoti. Sarebbe stucchevole.

Il futuro e NOW! W SKY!

Flavio Vergani

“Siamo felicissimi di entrare nella Casa dello Sport. L’unione tra la Serie C e Sky è per noi motivo di straordinario orgoglio. Sky ha dimostrato- le parole di Matteo Marani, Presidente Lega Pro-, nei suoi 20 anni di presenza in Italia, una valorizzazione costante e unica del prodotto. Questo è valso nel calcio e in tutti gli sport. Pensiamo di aver fatto un grande passo in avanti nella crescita del nostro campionato e del suo brand. I segnali di crescita e miglioramento della categoria sono stati colti da Sky e NOW le quali daranno più visibilità alle nostre società, ai nostri calciatori e ai nostri tifosi. Tutto anche grazie a una produzione che migliorerà il racconto televisivo e a una partnership che prevederà, per la prima volta nella storia della Serie C, un title sponsor: “Serie C NOW”.  NOW è una piattaforma moderna che segue il calcio con grande professionalità. Con Sky e NOW la C sarà in mostra avendo una esposizione mediatica eccezionale. Sono certo che tra due anni il valore della Serie C sarà più alto di oggi”.

Foglia, Senior Director NOW: "Entusiasti della collaborazione"

"Siamo entusiasti di questa collaborazione con la Lega Pro- spiega Lorenzo Foglia, Senior Director NOW-, che rappresenta il campionato più importante per il calcio giovanile in Italia. Il forte legame della Lega Pro con il territorio contribuisce allo sviluppo dello sport e del calcio nelle oltre 50 piazze italiane in cui è presente, e siamo felici, con NOW, di credere e prendere parte a questo importante progetto”.


Abbonamento e supporter card in vendita sabato, 2 settembre dalle 10 alle 12 e domenica 3 settembre, dalle 11 alle 12 e dalle 14,30 all'inizio della partita delle 16,15. Questo è il terzo slot che la società ha comunicato per permettere ai tifosi di abbonarsi e portarsi a casa un ingresso allo stadio super scontato.

Fatevi sotto
Flavio Vergani

 

La fine del periodo di ferie richiama i tifosi alle vecchie abitudini, fra queste la Pro Patria che si appresta ad iniziare il suo campionato di serie C.

Terminate le amichevoli è tempo di abbonamenti e poi di campionato.

Che Pro Patria sarà? E chi lo sa? Le amichevoli di inizio stagione non aiutano certamente a comprendere il valore della squadra. Amichevoli con squadre di categoria superiore o inferiore non possono restituire il valore della squadra. Con pari categoria, come AlbinoLeffe e Renate, un pari e una vittoria, per cui, se il buongiorno si vede dal mattino, ma è davvero presto lasciarsi andare a giudizi.

La campagna acquisti non si è allontanata dalla solita strategia, ossia qualche vecchia roccia ( poche) e tanti giovani con un passato rispettabilissimo e quindi potenziali nuovi campioncini. L’obiettivo sarà il solito, ossia una salvezza tranquilla e quel che verrà in più sarà ben gradito. Insomma un copione ormai noto che soddisfa la maggior parte di tifosi che apprezzano il basso profilo in cambio della permanenza tra i professionisti.

Analizzando reparto per reparto si evidenziano alcune macro aree nella quali la strategia è stata diversa rispetto all’ultimo campionato. Torna il portiere under, Rovida, giovane promessa interista, dopo il senior Del Favero, mentre in attacco sembra prendere forma l’ipotesi di rinunciare al classico quartetto evitando l’acquisto di una punta di spessore. Partiti Chakir, che di spessore è stato solo alla penultima giornata, ma vantava un profilo di giocatore già di categoria e Piu, non è arrivato un attaccante che potesse colmare il fuori due. Parker rientrerà in rosa dopo l’infortunio, Castelli e Stanzani sono stati confermati, mentre il giovane Zanaboni è chiamato a dimostrare il suo valore. Chi lo ha visto all’opera tra i giovani della Primavera è certo del suo valore, per cui, la scelta potrebbe essere centrata, anche se un po’ rischiosa.

L’impressione che questo potrebbe essere l’anno della consacrazione di Castelli, Stanzani e Parker, tre potenziali giocatori da doppia cifra, è condivisa da molti tifosi e, se così accadesse, ne vedremmo delle belle.

Centrocampo che appare in versione Premium con l’ingaggio di giovani di grande valore e la conferma dei vari Nicco, Fietta, Bertoni, Ferri e Piran, che potrebbe davvero rivelarsi come il punto di forza della squadra. Un reparto ben assortito sotto tutti i punti di vista in grado di fare la differenza.

Rimane la difesa, reparto ancora da scoprire sia per le pesanti assenze registrate nel pre campionato, sia per l’attesa di qualche rinforzo in via di definizione. Certamente i goal subiti nelle gare amichevoli non sono stati pochi, ma non è certo giocando con la Sampdoria che si può trarre delle conclusioni.

Infine, capitolo allenatore. Riccardo Colombo è un esordiente in panchina, prima volta che questo accade nell’era Turotti. Bonazzi, Javorcic, Prina, Vargas, anche se non tutti con un curriculum esaltante prima dell’arrivo a Busto, avevano già avuto esperienze di panchina. Una sfida in più per Riccardo Colombo per fare meglio di chi lo ha preceduto, anche contando su un periodo di luna di miele che obbligatoriamente per lui sarà più lungo che per uno sconosciuto qualsiasi. Un vantaggio che potrà essere utile al mister per calibrare al meglio l’assetto della squadra, senza le pressioni della piazza che, conoscendolo e apprezzandolo a tutto tondo, saprà comprendere eventuali difficoltà iniziali.

Insomma, un campionato che si annuncia così uguale al precedente, ma anche così diverso. Tanti ex giovani, ma ancora non senior, chiamati a confermarsi e a stabilizzarsi su rendimenti top ( Ndrecka in particolare, che dopo gli affrettati saluti di fine anno, sarà ancora dei nostri per un campionato super), ma anche i nostri Piran, Ferri che escono dall’area delle promesse per vestire il ruolo di protagonisti.

Flavio Vergani

Terminato il primo slot di vendita degli abbonamenti al prossimo campionato della Pro Patria, si replicherà mercoledì  30 Agosto, dalle 17,30 alle 19 e venerdì, 1 Settembre, dalle 17,30 alle 19.

La modalità di pagamento prevede i contanti o il bancomat. Sarà obbligatorio sottoscrivere anche la nuova tessera del tifoso al costo di 10 euro. Non saranno più valide le vecchie card, anche se non ancora scadute.

I prezzi degli abbonamenti sono rimasti gli stessi dello scorso anno, a parte quelli per le donne che vengono penalizzate con la cancellazione dello sconto "ridotti" .

Gli abbonamento per il settore curva varranno per 18 delle 19 partite a causa della chiusura della curva nella prima giornata di campionato.

La speranza è di battere il deprimente record negativo di abbonati rilevato lo scorso anno, anche se le aspettative non sono certamente positive. Due i modi per smuovere i tifosi del calcio di serie C odierno: imitare il Mantova, costruendo un "presunto squadrone", che ha portato oltre 2000 abbonamento a metà Agosto, o la Giana Erminio che offrirà l'ingresso a tutte le partite casalinghe a soli 5 euro, dopo la totale gratuità dello scorso anno in serie D. In mezzo a questi estremi, rimane la zona grigia composta dai soliti noti che seguono i tigrotti sempre e comunque, numericamente risicata e progressivamente sempre più datata a livello anagrafico.  

TRIBUNA CENTRALE

→ abbonamento € 380

→ biglietto € 25 → totale per 19 gare € 475

Con l’abbonamento il tuo biglietto costa € 20

TRIBUNA LATERALE

→ abbonamento € 250

→ biglietto € 20 → totale per 19 gare € 380

Con l’abbonamento il tuo biglietto costa € 13

DISTINTI

→ abbonamento € 150

→ biglietto € 15 → totale per 19 gare € 285

Con l’abbonamento il tuo biglietto costa € 8

POPOLARI SCOPERTI

→ abbonamento € 100

NB: La prima giornata il settore popolari scoperti sarà chiuso, quindi l’abbonamento sarà per 18 gare anziché 19.
Con l’abbonamento il tuo biglietto costa € 5,55.

Continueranno poi le varie riduzioni su abbonamenti e biglietti che riguarderanno gli Over 65, i tigrotti (dai 10 ai 18 anni), mentre l’ingresso allo Stadio sarà gratuito per gli Under 10, ovvero i nati dopo il 1/01/2013.

Dal 23 agosto si potranno acquistare la nuova Fidelity Card e sottoscrivere gli abbonamenti.

 Nel tardo pomeriggio di domenica 20 agosto siamo stati testimoni della prevedibile contesa, scandita da cooling-break frequenti e da ritmi ovviamente compassati, determinati da una condizione assolutamente ancora lontana da uno standard ottimale e svolta con temperature decisamente più adatte ad un incontro di pallanuoto.

Ancora assenze importanti in alcuni settori del campo non consentono di tracciare un giudizio che possa avere un fondamento di attendibilità in ottica futura anche se alcuni elementi hanno dimostrato almeno una buona attitudine ad occupare gli spazi di competenza in campo, talvolta ancora non supportati da movimenti corali.

In assenza di spunti di particolare rilievo il pubblico assortito con prevalenza maschile è risultato più fortemente interessato ad alcuni outfit di alcune ragazze presenti, desiderose forse di essere alternative visive più gradevoli di ventidue volonterosi protagonisti sul campo assolato e fiduciosi di essere sostituiti al più presto per gustare in anticipo una doccia rinfrescante.

Per dovere di cronaca occorre segnalare che non sono mancati purtroppo anche due infortuni nelle fila della squadra ospite, malgrado il clima assolutamente da allenamento congiunto, sottolineato anche dal gesto di cavalleria proposto dall'allenatore dell'Albinoleffe che, di fronte all'esaurimento delle sostituzioni da parte della nostra panchina e con proposizione di un elemento sostituito in precedenza, con diniego dell'operazione da parte del direttore di gara, toglieva di proposito un proprio giocatore per non proseguire in superiorità numerica.

Quindi abbastanza difficile trattare l'incontro sotto un aspetto squisitamente tecnico e solo da valutare come step di avanzamento di una preparazione logicamente ancora non ultimata e tappa interlocutoria con una squadra, a mio avviso, parzialmente incompleta in tema di organico, penalizzato certamente dalle assenze già citate, ma bisognoso di qualche iniezione da valutare nei settori difesa ed attacco.

Restiamo quindi in attesa di qualche sorpresa last-minute da parte del nostro direttore, sperando che anche l'infermeria si presenti al più presto deserta e senza convalescenti di lungo corso.

Giunti in prossimità del termine della "contesa" tra neri e giallo-rossi, ovvero quando la creatività  degli sponsor tecnici non vuole rispettare nemmeno lontanamente un minimo riferimento alla tradizione dei colori societari, palese invito al direttore di gara, di cui si segnala una discutibile mobilità atletica con direzione personalizzata con joystick ed interventi sonori spesso in distonia rispetto all'evento da sanzionare, a non effettuare qualunque recupero di tempo onde non ritardare ancora la conclusione agognata dal pubblico, desideroso solo di potersi concedere al più presto una doccia rinfrescante, propedeutica ad una cena dai connotati prettamente estivi.

Per ultimo e solo come nota di cronaca ulteriore da sottolineare l'assenza dei soliti preziosi riferimenti in cabina radio (Andrea e Mauro sicuramente in ferie) e l'attesa non esaudita di poter conoscere la nuova responsabile della comunicazione la cui presenza forse é sfuggita alla mia attenzione.

Ed ora, come ogni anno, particolare cura da dedicare al rito degli abbonamenti, termometro significativo dell'eventuale aumentato interesse della tifoseria nei confronti della società, che in termini di costi ha confermato i prezzi della adesioni senza aumenti ISTAT....  e quindi non ci sono motivi ulteriori per deludere le attese!!!

parola di "LUPO"  alias Sandro Lupidi

 


 Simone Guerra lascia la Feralpi Salò e si accasa alla Juventus Next generation.

Un bomber, o meglio un baby boomer, di 34 anni che ci fa tra le file della nuova generazione? Serve davvero una punta di esperienza in una squadra che non nasce per essere promossa, ma per promuovere giovani in categorie superiori? La Juventus non ha un giovane attaccante che possa evitare di inquinare la squadra con over trentenni a fine carriera? Vasco Rossi, aiutaci a trovare un senso a qualcosa che un senso non ce l'ha.

Flavio Vergani

 Oggi, alle 18, al Carlo Speroni, amichevole per la Pro Patria di mister Colombo che incontrerà l' AlbinoLeffe.

Un test per verificare l'avanzamento della condizione fisica dei tigrotti, che attendono l'arrivo di un attaccante esperto e di un paio di altri giocatori per completare l'organico.

Tra gli ospiti, l'ex Francesco Giorno, un giocatore della cantera biancoblù lasciato andare via con fin troppa disinvoltura da un campione del mondo sul campo, ma deludente dietro le scrivanie biancoblu.


Sarà possibile acquistare i biglietti presso i botteghini dello Stadio “Speroni” di Busto Arsizio sabato 19 Agosto dalle 10.30 alle 12.00 e il giorno della GARA, domenica 20 Agosto dalle 17.00, al costo di 7 euro.

Flavio Vergani


 


Si terrà il 21 e 22 di Settembre, all'Acli di Madonna Regina, il tredicesimo torneo di bocce in ricordo di Mario Cocco, nostro consigliere prematuramente scomparso.

Si giocherà a coppie, nessun livello minimo richiesto, visto che l'obiettivo è stare in compagnia e divertirsi nel pieno spirito dell'importante è partecipare.

Come sempre, il dopo partita sarà ricco di drink and food.

Iscrivetevi!

Direttivo Pro Patria Club