Capitombolo della Pro Patria nel turno infrasettimanale che vede i tigrotti pesantemente sconfitti dall'AlbinoLeffe.
Tre a uno per i locali il risultato finale che ringraziano i biancoblu per la prima vittoria ottenuta. Dopo il primo punto e il primo goal concessi all'Arzignano, la Pro Patria continua ad essere generosa anche con l'AlbinoLeffe che gentilmente ringrazia.
Mister Colombo fa parte della nouvelle vague degli allenatori, quelli costretti a scegliere l'undici iniziale considerando variabili dipendenti non solo dalle valutazioni tecniche. La prima determina la numerica dei giovani in campo, veri e propri produttori di reddito per le società. La seconda determinata dal famoso "turn over". Tre partite in sette giorni ai giorni nostri giustificano cambi importanti dell'undici iniziale per dosare le forze ed essere al massimo della performance. Per fortuna, ci verrebbe da dire, visto il risultato. Si rivede in campo anche il portiere Mangano, che anche se non inappuntabile in occasione del secondo goal dei locali, determina la partita più per la sua cronica sfortuna che per altri errori rilevanti. Davvero poche gioie per lui nelle ultime appaeizioni.
Ai nostri tempi, direbbero i tifosi più senior, i numeri andavano dall'uno all'undici e giocavano sempre quelli. I giovani giocavano solo se bravi e si vedevano davvero raramente. Marchetti e Rovellini , per esempio, volati in serie A, per gli altri tanta panchina. Oggi, i numeri vanno dall'uno al novantanove e in campo ci sono tanti duemila ( e due..e tre..e quattro), che, turn over si o turn over no, con Frigerio, Bosani, Frara, Bardelli, Berra, Croci, Brusadelli non avrebbero visto nemmeno le docce degli spogliatoi.
Lasciando perdere la nostalgia dei tempi che furono, torniamo al presente. Mister Colombo aveva capito tutto prima del match, aveva avvertito che gli avversari sarebbero partiti forte, per mettere subito in ghiaccio la partita. Aveva raccomandato attenzione fin da subito e voglia di vincere i duelli. Risultato?
Dopo 21 minuti l'AlbinoLeffe vinceva per due a zero! Poi , la reazione della Pro Patria che portava a molte occasioni da rete non concretizzate, mentre il secondo tempo era povero di soddisfazioni con la terza rete dei locali e il goal della bandiera da parte di Castelli.
Se Mister Colombo aveva capito tutto sulle intenzioni dei locali, rimane da capire come sia potuto accadere che Zoma, attaccante locale, abbia potuto determinare la partita con un goal e con scorribande, dribbling, assist e quant'altro, senza che i difensori bustocchi trovassero un modo per arginarlo.
Con rispetto per il bravo classe 2003 della Costa d'Avorio, non c'era di fronte Cristiano Ronaldo dei tempi d'oro, per cui senza dubbio qualcosa si sarebbe potuto fare durante o forse prima del match per non offrire al giocatore quanto a lui più congeniale per mettersi in mostra.
Un vero e proprio trascinatore che ha fatto quello che ha voluto per tutta la partita, senza che fosse posto un limite alla sua intraprendenza.
Il piatto piange: quattro punti in quattro partite, sette goal subiti, con squadre di fascia bassa ( Giana, Novara, Arzignano e AlbinoLeffe).
La solidità difensiva sulla quale si è sempre costruito il castello fa acqua e peggio dei tigrotti solo Pro Sesto e Arzignano.
Urge ritrovare le antiche certezze.
Mister Colombo ha chiaro il concetto e da sempre predica equilibrio che però al momento non si vede ancora raggiunto.
Domenica prossima, alle 14, match con la Triestina, un'occasione per dimostrare ben altra determinazione e voglia di quanto messo in campo oggi.
Flavio Vergani